FORMAZIONE SICILIA : PROVENZALE (UGL) , “AL PRESIDENDE CROCETTA CHIEDIAMO QUALE PERCORSO INTENDE INTRAPRENDERE PER RIORDINARE IL SETTORE”
Toni Provenzale |
“Pur apprezzato lo sforzo che sta
facendo il Presidente della Regione per avviare meccanismi di trasparenza ed
efficienza, la sensazione che abbiamo avuto, all'incontro del 18 dicembre, è
quella che tutte le parti convenute, alla fine imputano il disastro della
Formazione Professionale in Sicilia ai ritardi delle procedure e nello
specifico alla tardiva partenza dell'avviso 20/2011”.
Lo
afferma in una nota il Coordinatore Regionale dell’Ugl Scuola Settore
Formazione Professionale, Toni Provenzale, il quale ha aggiunto “noi riteniamo
che le cause vanno anche cercate altrove, i mali della Formazione siciliana
vanno oltre l'inefficienza della macchina regionale, ricadono anche sullo
stretto intreccio che esiste tra Enti e Politica”.
Per
il sindacalista “ben venga la creazione di un gruppo di lavoro che dovrà
occuparsi delle rendicontazioni ancora aperte e ben vengano le norme di
trasparenza che renderanno visibili a tutti i cittadini procedure e mandati di
pagamento. Ma nella necessaria opera di moralizzazione del sistema, il Governo
Regionale deve tenere conto della normativa regionale, se ciò non dovesse
accadere a pagare saranno, come sempre, i
lavoratori.
“Il
governo, - spiega Provenzale - deve trovare soluzioni per tutti quei
Lavoratori che in barba alle norme, oggi si ritrovano licenziati e deve mettere
in cantiere una vera e propria legge di riforma che sappia dare dignità ad un
settore, considerato strategico nel mercato del lavoro in tutti i paesi
sviluppati, dando dignità a tutti gli operatori ed ai fruitori del sistema”.
Nel
corso della riunione - prosegue in
sindacalista - ci è stato comunicato la messa in pagamento di mandati a valere
sugli avvisi: 20/2011; 19/2011; 6/2010; per un ammontare di oltre 30 milioni di
euro.
Comunque
ci pare opportuno sottolineare la necessità di avere, oltre ai tavoli
concertativi, ambiti di discussione più omogenei, dove le parti sociali,
differenziandosi dalle parti datoriali, possano avviare un confronto con
l'amministrazione regionale senza che questo si trasformi in bagarre. Enti e
Sindacati non sono la stessa cosa”.
“In
ogni caso – conclude Provenzale - il Presidente Crocetta deve quantomeno dirci
quale percorso intende intraprendere per riordinare il settore, solo cosi noi
potremo stabilire se essere al suo fianco oppure no!”
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