Un problema molto serio, avvertito non solo dal corpo docente che persiste nel mondo della scuola, ma che ormai è diventata una vera piaga è quella dei dirigenti scolastici che, abusando del loro potere, demotivano docenti e personale scolastico impegnati nel loro lavoro.
Sul territorio si possono incontrare Dirigenti scolastici che arrivano a minacciare e ricattare il personale attraverso un utilizzo distorto dei famosi “ordini di servizio” oppure attraverso “cordiali inviti” a cambiare istituto nel caso in cui un docente o un operatore non rientri nelle loro grazie perché ha osato ribadire i propri diritti.
Questo è quanto denunciato dal V.Segretario Regionale dell’Ugl Scuola , Francesco Messina, il quale ha aggiunto “ma ci sono anche Dirigenti scolastici che arrivano a strumentalizzare le famiglie con telefonate denigratorie nei confronti di docenti “scomodi”, facendo in modo che siano i genitori stessi a procedere contro i docenti”.
“Ma non è finita qui - aggiunge il sindacalista - proprio questi Dirigenti Scolastici così attenti a non farsi sfuggire le occasioni per “bacchettare” docenti e non docenti sono gli stessi che, quando all’interno del proprio istituto ci sono circostanze troppo gravi o delicate, preferiscono “spostare” le situazioni problematiche da un plesso all’altro senza mettersi in gioco in prima persona.
Quando però le cose si mettono male e commette qualche errore allora, improvvisamente il “dirigente” scompare e ritorna ad essere un semplice, umile funzionario, nascosto tra le pieghe dell’amministrazione che lo protegge, lo tutela e paga per lui ogni debito”.
“La via dei Dirigenti è sicuramente molto diversa da quella dei lavoratori della scuola, che, al contrario, - denuncia Messina - non vengono tutelati da nessuno, né quando hanno ragione, né, tanto meno, quando hanno torto, e che possono contare solo sull’appoggio di un sindacato, o su un buon avvocato, se possono permetterselo.
E che, in caso di debito con l’amministrazione (anche senza dolo) devono rimborsare tutto, fino all’ultimo centesimo, anche a costo di vedere rovinata la propria vita.
E’ davvero curiosa questa figura di dirigente, lo si potrebbe chiamare “dittatore scolastico” ma non è esatto neanche questo, perché anche i dittatori prima o poi rischiano di non fare una bella fine”.
“Questi Dirigenti - spiega il sindacalista - si preoccupano un po’ troppo di aumentare il loro numero di utenza, arrivando a calpestare la professionalità tutti coloro che formano la scuola e negando la possibilità di esprimersi e di far valere i propri diritti di lavoratore, di cittadino ma soprattutto di persona”.
“I Dirigenti dimenticano – conclude Messina - che il loro compito primario è dare qualità alla loro scuola attraverso la formazione di un ambiente democratico, sereno, attivo e creativo, sembra invece che preferiscono paragonarsi a moderni ducetti a proclamare le loro volontà, rendendo l’ambiente di lavoro come un campo minato attraversato dal personale scolastico sempre più demotivato , declassificato”.
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