VERTENZA MARIDIST MESSINA, PICCIONE (UGL ), ENNESIMO DURO COLPO ALLA DIGNITÀ DEI LAVORATORI E DELLE PARTI SOCIALI
Giuseppe Piccione |
“In un Paese
civile, non sarebbe accaduto.
In Italia è
invece possibile venire a conoscenza di una disposizione dello Stato Maggiore
Marina che, attenendosi alla operazione di “revisione dello strumento
militare”, stabilisce la chiusura di un Ente, sede di servizio di più di 200
unità di personale civile, senza volutamente pensare ad istituire per tempo un
tavolo tecnico e di confronto con le Organizzazioni Sindacali per discutere
della ricollocazione del personale in servizio”.
“Ci riferiamo a Maridist Messina, - aggiunge il Segretario Regionale di Ugl-Intesa Funzione pubblica Sicilia - che
presumibilmente entro l’anno potrebbe chiudere i battenti”.
“Che il Governo
Nazionale uscente, spiega il
sindacalista - ha sempre evitato la
concertazione con le Parti Sociali, è ormai un dato di fatto, ma che anche un Organo
Programmatore come lo SMM segua questa linea, e si limiti a dare solo
informazione ai alle Rappresentanze Sindacali, è paradossale.
“Circa due mesi
fa l’Ammiraglio di Divisione Raffaele Caruso , all’epoca Comandante Militare
Marittimo Autonomo in Sicilia, in un incontro con i Sindacati di categoria, - va avanti Piccione - aveva rassicurato sul
futuro dei lavoratori in servizio a Messina, lasciando intendere che gli
stessi, adesso al centro di questo turbine, non erano in pericolo alcuno.
Oggi ci troviamo
invece a dover affrontare, cercando di capire come e in che modo, la catastrofe
sociale che scaturirà da questa chiusura”.
“A nostro avviso
– aggiunge il sindacalista non plausibile considerare una mobilità in
altre amministrazioni, dato l’ingente numero di dipendenti, ne un trasferimento
coatto ad Augusta.
A Messina è già
cominciata la protesta dei lavoratori coinvolti, ma la vera battaglia sarà a
Roma”.
“Al
Contrammiraglio Roberto Camerini , - conclude
Piccione - che da pochi giorni è subentrato all’Ammiraglio Caruso e che suo
malgrado si troverà costretto a gestire questa situazione, chiediamo un
intervento chiarificatore allo Stato Maggiore di Forza Armata, che possa fornire
qualche notizia in più sulle modalità e i tempi di chiusura di Maridist Messina
ma soprattutto sul futuro delle 200 famiglie coinvolte”.
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