Francesco Messina |
Chiunque abbia figli che vanno a scuola si è trovato tra le mani, oltre ai soliti moduli di iscrizione, anche un bollettino intestato alla scuola per il pagamento di un contributo la cui cifra viene indicata dal consiglio di istituto.
Questi bollettini, spesso con cifre consistenti, si riferiscono al pagamento del contributo volontario a favore della scuola che può essere utilizzato per ampliare le attività didattiche, per migliorare l’innovazione tecnologica o per migliorie dell’edilizia scolastica”.
Ne dà notizia in una nota l’Ugl Scuola siciliana.
“Spesso i genitori - spiega il Vice Segretario dell’Ugl Scuola, Francesco Messina, - si sono trovati convocati in segreteria e minacciati di non iscrivere il figlio, oppure di escluderlo dalle gare di matematica, ma anche delle quote assicurative restituite perché incomplete del contributo volontario, certo la fantasia delle scuole non ha mai fine, perché questi non sono altro che alcuni dei più recenti abusi commessi dalle istituzioni scolastiche ai danni dei genitori”.
In ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità, denuncia il sindacalista - agli istituti scolastici non è consentito richiedere alle famiglie contributi obbligatori di qualsiasi genere o natura per l'espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all'assolvimento dell'obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro), fatti salvi i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie medesime, quali ad esempio: assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche”.
“Eventuali contributi per l'arricchimento dell'offerta culturale e formativa degli alunni possono dunque essere versati dalle famiglie solo ed esclusivamente su base volontaria, - approfondisce Messina - i contributi, come si è detto, non sono obbligatori e non sono una tassa, ma un atto volontario delle famiglie a sostegno della scuola e delle sue attività”.
“A seguito di un dibattito, nel 2012 - conclude il sindacalista - è stata emanata una circolare (C.M. 20/3/2012, n. 312) che finalmente fa chiarezza, ma a quanto pare ancora c’è chi fa fatica a recepirla. Per segnalare richieste improprie da parte delle scuole o irregolarità di altro tipo ci si può rivolgere alla sede Ugl Scuola di Palermo”.
“A seguito di un dibattito, nel 2012 - conclude il sindacalista - è stata emanata una circolare (C.M. 20/3/2012, n. 312) che finalmente fa chiarezza, ma a quanto pare ancora c’è chi fa fatica a recepirla. Per segnalare richieste improprie da parte delle scuole o irregolarità di altro tipo ci si può rivolgere alla sede Ugl Scuola di Palermo”.
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