“I lavoratori degli Enti di Formazione in Sicilia,
in alcuni casi già in cassa integrazione, rischiano davvero di perdere il
lavoro”.
Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl
Scuola, Giuseppe Mascolo, spiegando che “molti di loro devono ancora percepire
numerose mensilità che in alcuni casi arrivano a dodici o tredici. E’ chiaro
che la crisi che vive l’isola e l’intero Paese tocca tutti i comparti
lavorativi e, quindi, anche questo settore, purtroppo, non ne è immune. Il
nostro auspicio – continua - è quello di evitare che si arrivi a procedure di
licenziamento, come accaduto di recente alla CEFOP, uno degli Enti di
formazione più grande del sistema regionale il quale ha avviato 328
licenziamenti”.
“Con la conclusione delle attività relative al PROF
2011 – spiega Mascolo – gli Enti, in assenza di copertura finanziaria, hanno
posto tutto il personale, o buona parte, in cig in deroga, con un modus
operandi differente e, quindi, chi nella totalità e chi in quota parte.
Chiediamo dunque alle istituzioni di prendere coscienza della gravità della
situazione e del disagio sociale che ne consegue”.
“Da parte nostra – conclude il sindacalista - ribadiamo la
disponibilità ad un costruttivo confronto che, tra l’altro, eviterebbe una vera
e propria azione di demolizione del sistema formativo”.
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