ABOLIZIONE PROVINCE: ECCO IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA, PICCIONE (UGL INTESA), TANTI I RISVOLTI NEGATIVI
Giuseppe Piccione |
Sulla
recente abolizione delle province siciliane da parte del Governo Crocetta non
tarda a pervenite un fermo disappunto dell’Ugl Intesa FP Sicilia per voce del
suo massimo esponente, il Segretario Regionale Giuseppe Piccione il quale ha dichiarato “la politica
dei tagli è la più facile da attuare, anche perchè moltiplicatrice di consensi
elettorali, ma ciò che si dimentica sempre è portare alla conoscenza dell’opinione
pubblica anche i risvolti negativi che vi si nascondono dietro.
Se
da un canto si presume un risparmio economico sostanziale, da un altro, l’abolizione
delle province proposta dalla Giunta Crocetta e votata dalla maggioranza
all’ARS, porterà presumibilmente a pesanti ripercussioni per i lavoratori di
Stato e Parastato”.
“Sembra
quasi di vivere un Monti bis , - aggiunge Piccione - ovvero un Governo che taglia alla cieca senza
pensare alle riflessioni negative che scaturiranno a danno della categoria dei
Dipendenti in questione.
Abolire
le province, significa invogliare implicitamente il Governo Centrale a
procedere speditamente alla soppressione di molti Uffici dei vari Ministeri,
Enti Pubblici non Economici e Agenzie Fiscali, data la mancanza di competenza
territoriale definita, con la conseguente problematica del reimpiego del
personale che si troverebbe nella condizione di vedersi trasferito in maniera coatta
a chilometri di distanza, sempre e comunque con rinnovo contrattuale già
bloccato da anni e di sicuro per i prossimi due”.
“Si
ricorda – conclude il sindacalista - che da mesi e mesi invitiamo la Regione a
farsi forte dello Statuto Speciale al fine di evitare gli effetti della
famigerata Spending Rewiew e quindi le soppressioni di Uffici di pertinenza
statale siti nella Regione, ma purtroppo ad oggi nulla è stato fatto, anzi al
contrario questa “rivoluzione crocettiana” riguarderà soprattutto la vita dei
lavoratori del Comparto e delle loro famiglie”.
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