ARRIVA “IL PAPA NERO” , IL PRIMO PAPA GESUITA, UN RITORNO ALLE ORIGINI , “LA “CHIESA CAMMINI CON LA CROCE”
Enzo Iacopino (Presidente Nazionale Ordine dei Giornalisti) incontra Papa Francesco I° |
Per l’appunto, il “Vescovo di Roma”, come lo stesso Jorge Mario Bergoglio, amerebbe definirsi, adesso Francesco I° , apre gli scenari ad una nuova vera dimensione pastorale della Chiesa, dopo anni e anni di “oscurantismo”.
Di formazione ignaziana e ritengo già sia una garanzia per
tutti, un gesuita che ha scelto di vivere come un francescano, è un
pastore che nasce fra il popolo, appartiene ai Gesuiti, o più esattamente
alla Compagnia di Gesù , fondata nel 1534 da Ignazio Di Loyola, un
ordine tra i più importanti della Chiesa e uno di quelli con la storia più
ricca.
In passato i Gesuiti hanno esplorato nuovi mondi, combattuto
guerre e organizzato complotti, sono stati soppressi e poi rifondati, sono
stati le guardie dei papi più intransigenti e le avanguardie del progressismo.
Ritengo, sia una premessa doverosa, per capire chi è il nuovo
capo della Chiesa, ed ecco che adesso si propone provocatoriamente la
profezia che descrive la previsione di un “Papa nero”, ed è
singolare ricordare, che il Generale dei gesuiti, viene
comunemente definito per tradizione il “Papa Nero”, per la tonaca che indossano
i Gesuiti e per il fatto di essere eletto a vita.
A questo punto ci si domanda chi
è il gesuita Jorge Mario Bergoglio, divenuto Pontefice di
Roma ?
La risposta sta semplicemente in quanto dichiarato da
lui stesso, in tempi non sospettabili, quando ancora era
arcivescovo di Buenos Aires, eliminare l’autoreferenzialità della Chiesa e
rivolgersi dunque alla periferia, improntando tutta l’attività ordinaria della
Chiesa sulla missione, quindi la concezione di una Chiesa che
sposta il suo centro di gravità dal centro in periferia.
Per il nuovo Papa, l’umiltà sta alla base della sua missione, i
matrimoni tra omosessuali sono “una mossa del diavolo” , “l’aborto non è
mai una soluzione” ma pesa su di lui la calunnia di essere stato in
Argentina contro la teologia della liberazione e quindi le ombre per i
legami con il regime argentino, un insieme di cose che ci portano a seguirlo
con molta attenzione, io sono personalmente sono convinto, che farà
il bene della comunità umana, tanto bisognosa di una Chiesa vera,
umile, per il popolo, come professava San Francesco, un punto di svolta di cui
la Chiesa aveva bisogno, un necessario ritorno alle origini, dopo gli
scandali degli ultimi anni che hanno oscurato la vera missione della Chiesa nel
mondo, i passi quotidiani ci indicheranno e delineeranno la vera impronta
di Papa Francesco I°, proprio come da lui stesso anticipato,
la “Chiesa cammini con la croce”.
Filippo Virzì
(Direttore Responsabile Ugl Sicilia Notizie)
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