Al termine a Palazzo d’Orleans di un vertice durato quasi
due ore tenutosi il 18.03.2013, le parti sociali hanno raggiunto un accordo con il comune di Palermo e
la Regione siciliana per la concessione di sei mesi di cassa integrazione alla
Gesip, ma contestualmente chiederanno al ministro Fornero maggiori risorse per
la Cig siciliana.
PALERMO - Rischiava di trasformarsi in un altro vertice a vuoto, e invece
sul finire è arrivato a sorpresa l'impegno del governatore Crocetta: sì a sei
mesi di Cig per la Gesip, indipendentemente dalle decisioni del governo
nazionale. E nonostante la contrarietà di una buona fetta delle parti sociali
presenti al tavolo.
Questo l'epilogo di un summit cominciato intorno alle 19 del 18.03.2013 e protrattosi
fino alle 21 passate, che ha messo intorno a uno stesso tavolo la Regione,
rappresentata anche dall'assessore Ester Bonafede, il sindaco Orlando,
accompagnato dal vice Lapiana e dall'assessore Abbonato, e 21 parti sociali e
datoriali. E il tema era sempre quello: trovare una soluzione definitiva alla
vertenza Gesip, così come aveva annunciato il governatore.
Governatore che, per inciso, ha fatto aspettare e non poco i suoi
ospiti, arrivando a Palazzo d'Orleans con due ore e mezza di ritardo, mentre in
piazza centinaia di operai sostavano silenziosamente (a parte qualche petardo),
controllati a vista da uno spiegamento di forze dell'ordine assai più nutrito
che in passato, probabilmente per evitare il ripetersi dei tafferugli di
venerdì scorso. Una presenza, quella dei lavoratori, così massiccia da aver
giocato un ruolo fondamentale nell'esito del vertice.
L'aria, all'interno della sala Alessi, non era delle migliori con un
muro contro muro fra Comune e sindacati autonomi da un lato e confederali e
parti datoriali dall'altro, con questi ultimi contrari a concedere deroghe solo
per Gesip e senza l'adeguata copertura finanziaria. Il rischio, infatti, era
che tutto fosse subordinato a un ennesimo viaggio della speranza a Roma, ma con
il cambio di governo alle porte i tempi rischiavano di allungarsi
inesorabilmente.
Ma alla fine, come detto, Crocetta si è imposto e a dispetto delle
perplessità di alcuni firmatari dell'accordo quadro ha deciso per sei mesi di
Cig: un risultato che forse neanche il sindaco si aspettava, ma che alla fine
lo ha accontentato almeno in parte. L'attuale accordo quadro, infatti, regola
la Cig per soli sei mesi, quindi di più Gesip non avrebbe potuto ricevere, e
inoltre dovrebbe coprire il lasso di tempo necessario perché il Parlamento a
Roma dia la fiducia a un nuovo esecutivo. Adesso toccherà a Crocetta riunire i
21 firmatati dell'accordo, forse mercoledì 27, per ratificare il tutto, ma è significativo
che il presidente abbia dato per scontato il via libera alla Cig sebbene serva
un passaggio formale per modificare l'accordo. E non è detto che questo arrivi
con facilità: alcune parti sociali, infatti, sono ancora decise ad estendere le
deroghe a tutte le aziende escluse e solo con più fondi romani. Forse anche per
questo Crocetta ha promesso, insieme ad Orlando, di sostenere la richiesta dei
sindacati di chiedere al ministro Fornero maggiori risorse per la Cig rispetto
ai 129 milioni attuali (108 del fondo di coesione e 21 dati da Roma).
"E' stata premiata la posizione dell'Ugl - dice Claudio Marchesini
- c'è stato l'impegno del presidente Crocetta che ha convocato tutte le parti
sociali per la prossima settimana. Finalmente le nostre richieste sono state
accolte".
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