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PRESENTATO IN TUTTE LE PREFETTURE DELLA REGIONE SICILIA IL DOCUMENTO DI CRISI PER GLI ATO IN SICILIA


Il 16 aprile si è svolta una manifestazione davanti a tutte le prefetture delle provincie siciliane, dove si è presentato un documento di crisi  per il riordino degli ATO E’ ormai sotto gli occhi di tutti che non ci sono più le condizioni economiche per assicurare la continuità e la funzionalità del servizio di igiene ambientale nei Comuni dell’Isola.
Le condizioni politiche che si sono delineate e soprattutto le condizioni economiche in cui versano i Comuni a causa dei mancati trasferimenti da parte della Regione, e della consolidata incapacità ad introitare i tributi, oggi TARSU e TIA, domani TARES, hanno ormai messo in ginocchio l’intero comparto, con i Commissari liquidatori degli ATO che continuamente denunciano l’impossibilità di proseguire nella gestione della loro attività.
Le aziende del settore sono ormai al collasso e non sono più in condizione di sostenerne finanziariamente il funzionamento, il livello di indebitamento raggiunto non consente più di garantire, non solo il pagamento delle retribuzioni al personale, ma neanche la minima manutenzione dei mezzi, la fornitura dei dispositivi di sicurezza agli addetti, con un notevole rischio per l’incolumità dei lavoratori.
Certamente una crisi di carattere finanziario ma anche con enormi responsabilità di cattiva gestione da parte di alcuni amministratori degli ATO che non si sono certamente contraddistinti per una buona amministrazione  delle risorse pubbliche, con alcuni di essi che ancora oggi si trovano a dover rispondere delle loro responsabilità di fronte alla Magistratura contabile e penale.  
Di fronte a questa condizione emergenziale molti Comuni continuano ad utilizzare lo strumento eccezionale dell’ordinanza contingibile ed urgente ex art. 191 del D.lgs 152/2006, assimilando tale procedura eccezionale ad una prassi ordinaria.
La riforma avviata con la legge 9/2010, che avrebbe dovuto attivare il ciclo di gestione integrata dei rifiuti, e i successivi correttivi apportati in ultimo con la legge 3/2013, non sono assolutamente garanzia che si possa uscire a breve termine dalla situazione che si sta venendo a creare ormai dappertutto nelle nostre Province.
Per questo motivo queste Segreterie Regionale e provinciali hanno ripetutamente chiesto un incontro al Governo Regionale per avere interventi certi ed immediati, da un lato per tamponare quanto sta accadendo e per evitare il serio rischio di una imminente esplosione igienico-sanitaria dannosa alla salute pubblica, dall'altro per concertare nuove soluzioni per una efficace gestione del servizio di igiene ambientale.
Questo è  quanto si legge in una nota a cura  dell’ Ugl Segreteria Regionale Sicilia  Igiene Ambientale.

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