Il CCNL
stabilisce che le capacità professionali costituiscono un patrimonio
fondamentale per i lavoratori/lavoratrici e per l'efficienza e la competitività
delle imprese bancarie che pertanto si impegnano a valorizzare e sviluppare le
capacità professionali in coerenza con le scelte strategiche, le esigenze
organizzative e produttive delle imprese stesse (art.73 commi 1 e 2).
Sempre secondo
il CCNL le Parti nazionali convengono, a titolo esemplificativo, che idonei
elementi di valutazione professionale sono le competenze professionali, i
precedenti professionali, la padronanza del ruolo, le attitudini e le
potenzialità professionali, le prestazioni (art.74 comma 2).
Questi
costituiscono i principi cardine su cui dovrebbe ruotare il giudizio
professionale complessivo che l'azienda attribuisce annualmente ad ogni
lavoratore/lavoratrice.
Ma la realtà è
ben diversa ed i criteri adottati dall'impresa circa il merito della
valutazione professionale non risultano così trasparenti, né tanto meno il
complessivo giudizio professionale risulta rispondente alla effettiva
prestazione svolta.
Ogni anno si
assiste ad una continua svalutazione delle prestazioni professionali perchè le
stesse spesso vengono valutate non secondo l'effettivo impegno dato da ogni
singolo lavoratore/lavoratrice ma in base al raggiungimento degli obiettivi
della struttura aziendale di riferimento.
Per cui si
riscontra che diversi colleghi/e ogni anno assistono allo svilimento del loro
contributo lavorativo, fornito con dedizione ed impegno all'azienda, in
conseguenza di un appiattimento verso il basso delle valutazioni delle
prestazioni professionali.
Tutto ciò è
consequenziale al mancato raggiungimento degli obiettivi di gruppo che,
inevitabilmente ed ingiustamente, si riflette sul singolo
lavoratore/lavoratrice penalizzandolo con un peggioramento del giudizio
professionale complessivo.
Questo clima di
incertezza si ripercuote direttamente sull'arbitraria e discrezionale
assegnazione dei premi i quali da strumenti incentivanti della produttività del
lavoro sono diventati mezzi di controllo indiretto del lavoratore/lavoratrice.
Palermo, 02
maggio 2013
La Segreteria Provinciale di Palermo
Commenti