" L’Indesit ha
confermato gli esuberi e la volontà di delocalizzare all’estero le produzioni.
Proprietà e menagement, invece di puntare ad innovazione, ricerca e sviluppo
tecnologico, prendono la strada dell’abbattimento del costo del lavoro, laddove
esso è ridotto alla stregua di una merce" .
“Si apprende dai comunicati stampa quanto sta
accadendo all’Indesit”, - dichiara
Claudio Marchesini, Capo Segreteria dell’Ugl Sicilia, - “E Ciò dimostra come la piaga delle
delocalizzazioni continui ad abbattersi indisturbata nel nostro paese, facendo volatilizzare migliaia di posti
di lavoro”.
“Nel settore delle telecomunicazioni ed in particolare
dei call center - spiega Marchesini – l’Ugl
Telecomunicazioni da anni
ininterrottamente prosegue la sua campagna di informazione e denuncia contro le
delocalizzazioni, anche con campagne si sensibilizzazione dell’opinione
pubblica, come i manifesti affissi su 20 bus della città di Palermo che per
oltre due settimane sono andati in giro per la città pubblicizzando la
pericolosità di questo fenomeno”.
“E' solo un'altra delle nostre iniziative - conclude il sindacalista -, non ci fermeremo
finchè non saranno introdotte delle norme che regolamentino questo scempio ed
impediscano una volta per tutte di mandare per strada interi nuclei familiari
continuando nel contempo ad arricchire i soliti noti”.
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