Francesco Messina |
“La scuola in Sicilia sta vivendo una condizione
apocalittica”. “L’Ugl Scuola Sicilia si batte affinché negli Istituti
alberghieri tornino a funzionare le cucine; agli istituti nautici si riescano a
trovare i fondi necessari all'acquisto del carburante per le imbarcazioni, in
modo da consentire il tirocinio agli studenti; agli artistici si possa far
pratica su busti in gesso nuovi e non su quelli riutilizzati da troppe
generazioni, ormai usurati. E l' elenco potrebbe continuare”. Mai come in
questo anno scolastico è stato portato avanti un affondo così pesante alla
scuola, mascherato da riforma: tagli degli organici, delle spese di
funzionamento e per le supplenze brevi, del monte-ore di lezione. Mai così
elevato il numero minimo di alunni per classe, con grave danno per l’ attività
didattica. Mai così basso il numero di Ausiliari, Tecnici e Amministrativi (ATA)
con gravi disagi per il funzionamento degli istituti. Diffusa, ormai, è la
consuetudine a utilizzare forme non lecite di gestione dell’istituzione: ad
esempio, data la scarsità di fondi per le supplenze, le classi vengono
smembrate oppure accorpate in aula magna con un unico docente. In alcune scuole
vengono richiesti ‘contributi volontari’ per far fronte alla carenza di risorse,
in altre si chiede ai lavoratori ex-LSU di svolgere compiti non previsti dal
proprio contratto di lavoro, al personale ATA di prestare ore di straordinario
senza fondi sufficienti. Di contro, si può obiettare che molte norme in questa
situazione vengono violate, a cominciare da quella sulla sicurezza e sull’
edilizia scolastica, in quanto moltissime classi non dispongono di spazi
rispondenti ai requisiti di legge. E intanto l’anno scolastico, secondo la
decisione del MIUR, andrà avanti così come è iniziato, essendo già stati
definiti gli organici. In riferimento alle politiche economiche del governo Letta
, si legge in un comunicato diffuso: "Impossibile, inoltre, rimanere
indifferenti al taglio di 42 milioni di euro destinati al rimborso dei libri
scolastici per gli studenti indigenti , mentre i finanziamenti pubblici
continuano a giungere senza ritocchi agli istituti privati”. “Pretendiamo più
rispetto da una classe politica dedita solo al culto dei dettati europei al
punto di risparmiare sulla formazione dei giovani, vere forze vitali della
Nazione. Non ci fermeremo prima di aver raggiunto i nostri obiettivi”.
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