L’UGL SCENDE IN CAMPO A SALVAGUARDIA DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI CON PRESIDI E SIT-IN DEI LAVORATORI DI TELECOM ITALIA, ANCHE A PALERMO E CALTANISSETTA
“Nella
giornata di lunedì 9 dicembre la UGL Telecomunicazioni presidierà con sit-in e volantinaggi in 17 sedi
Telecom Italia su tutto il territorio nazionale , per protestare contro l’inquietante cortina di silenzio calata
sul futuro lavorativo dei dipendenti dell’azienda telefonica”, A Palermo in via Ugo la Malfa, 99 (DR6) e a
Caltanissetta in via Salso, 32
“Le
parole di rassicurazione sul mantenimento del perimetro occupazionale che in
queste settimane abbiamo appreso in azienda ed attraverso i media da parte del management
aziendale - dichiara il Coordinatore
Regionale Ugl T.I., Antonio Vitti - , non
ci hanno tranquillizzato” e non tranquillizzano i lavoratori, poiché il processo di societarizzazione/cessione di ramo, ossia quello di spezzettare Telecom in più società, sta
proseguendo speditamente ed in modo
silenzioso, per essere pronto e messo in atto al momento opportuno”.
“Purtroppo
le cessioni di ramo effettuate negli anni da Telecom Italia - aggiunge Vitti - ci
insegnano che questo tipo di operazioni hanno portato progressivamente alla
perdita di centinaia e centinaia di posti di lavoro e la vertenza Manutencoop (MP Facility e Telepost) rimandata
ad un incontro il 18 al ministero del lavoro, con la quale si cerca di trovare
un’alternativa ai 133 licenziamenti di
ex lavoratori Telecom, ne è la riprova”.
“Le recenti
affermazioni dell’antitrust brasiliano per cui o Telecom Italia vende Tim Brasil o Telefonica deve uscire da Telecom
Italia, - conclude il
sindacalista - non fanno altro che
aumentare le nostre preoccupazioni sul futuro dell’azienda e sulla sorte delle
decine di migliaia di lavoratori diretti o indiretti dell’indotto”, così come
preoccupa la proposta aziendale, comunicata al Sindacato, di voler anticipare a
gennaio 2014, anziché ad aprile, i tempi di confronto sulla possibile societarizzazione della Divisione caring , che
attualmente occupa circa 13 mila lavoratori".
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