SCUOLA: MESSINA (UGL SCUOLA) , “SICILIA ALLARME - CONDIZIONI PESSIME DEI SUPPLENTI COSIDDETTI BREVI”
Francesco Messina |
“Sono tantissimi tra docenti e Ata che hanno stipulato contratti con gli
istituti per sostituire colleghi collocati
in malattia o in aspettativa senza un compenso economico, che a causa del
mancato rifornimento del Sistema informatico di contabilità e gestione
economica da parte del Mef, fanno slittare i pagamenti di novembre e
dicembre“, è quanto dichiarato dal Vice Segretario Regionale dell’Ugl
Scuola Francesco Messina – il quale spiega - nelle passate settimane il
Miur non ha inviato a diverse scuole i fondi necessari per pagare le mensilità
di novembre e dicembre dei supplenti cosiddetti “brevi”, un’operazione che
andava assolta entro lo scorso 13 dicembre, lasciando così “a bocca
asciutta”, senza nemmeno la percentuale di tredicesima dovuta, i tanti docenti
e Ata”.
“Dopo aver corrisposto, seppure con ritardo, - aggiunge il sindacalista - le due mensilità di inizio d’anno scolastico, il Miur sta di nuovo ritardando la retribuzione di tanti supplenti, la motivazione della mancata corresponsione degli stipendi è dovuta alla non completa “emissione speciale accessori dicembre 2013” da parte del Ministero dell'Economia e Finanze sul sistema informatico di contabilità e gestione economica”.
“Quel che è sicuro, stigmatizza Messina, è che l’amministrazione statale non riesce più a finanziare regolarmente una parte degli oltre 8 mila istituti scolastici italiani, e a saltare sono, per ora, gli emolumenti da assegnare ai dipendenti più deboli: i supplenti brevi, che ogni giorno sono sempre più privati dell’adeguata considerazione, professionale e sociale.“
“Si tratta - conclude il sindacalista - di una situazione intollerabile perché si va a infierire sulle già pessime condizioni economiche e lavorative che i docenti della scuola italiana devono affrontare. Basta ricordare che sono quelli a ricevere lo stipendio tra i più bassi dell’area europea, in media tra i 1.200 ed i 1.300 euro: a fare peggio è solo la Grecia, come se non bastasse, adesso si aggiunge il mancato pagamento. E ciò va a indebolire ancora di più la dignità di tanti lavoratori che, ricordiamolo, mettono quotidianamente la loro professionalità al servizio di alunni e famiglie”.
“Dopo aver corrisposto, seppure con ritardo, - aggiunge il sindacalista - le due mensilità di inizio d’anno scolastico, il Miur sta di nuovo ritardando la retribuzione di tanti supplenti, la motivazione della mancata corresponsione degli stipendi è dovuta alla non completa “emissione speciale accessori dicembre 2013” da parte del Ministero dell'Economia e Finanze sul sistema informatico di contabilità e gestione economica”.
“Quel che è sicuro, stigmatizza Messina, è che l’amministrazione statale non riesce più a finanziare regolarmente una parte degli oltre 8 mila istituti scolastici italiani, e a saltare sono, per ora, gli emolumenti da assegnare ai dipendenti più deboli: i supplenti brevi, che ogni giorno sono sempre più privati dell’adeguata considerazione, professionale e sociale.“
“Si tratta - conclude il sindacalista - di una situazione intollerabile perché si va a infierire sulle già pessime condizioni economiche e lavorative che i docenti della scuola italiana devono affrontare. Basta ricordare che sono quelli a ricevere lo stipendio tra i più bassi dell’area europea, in media tra i 1.200 ed i 1.300 euro: a fare peggio è solo la Grecia, come se non bastasse, adesso si aggiunge il mancato pagamento. E ciò va a indebolire ancora di più la dignità di tanti lavoratori che, ricordiamolo, mettono quotidianamente la loro professionalità al servizio di alunni e famiglie”.
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