Francesco Messina |
Corsa
contro il tempo dei lavoratori della scuola con 36 mesi di servizio a tempo
determinato:
prevista per Luglio la sentenza della Corte Europea che metterà la parola fine
al contenzioso nazionale che coinvolgerà oltre100 mila precari.
“Oltre
a chi lo ha già fatto nei mesi scorsi, -
spiega il Segretario Regionale del’Ugl Scuola Sicilia Francesco Messina, chi deposita il ricorso in
tempi brevi può essere
inserito nella lista dei lavoratori che, in caso di vittoria, andranno stabilizzati.
Numeri da capogiro quelli con cui il Governo Italiano sta per fare i conti”.
inserito nella lista dei lavoratori che, in caso di vittoria, andranno stabilizzati.
Numeri da capogiro quelli con cui il Governo Italiano sta per fare i conti”.
Da
qualche mese a questa parte – approfondisce Messina - i giudici del Lavoro stanno sospendendo il
giudizio proprio in attesa di questa importante sentenza che costituirà un riferimento
ineludibile per tutti,
governo compreso. Nel frattempo sono giunti, sempre dalla Corte Europea importantissimi segnali che riguardano la direttiva n°70 del 1999 e con cui si ordina di stabilizzare tutti i lavoratori con almeno 36 mesi di servizio a tempo determinato.
governo compreso. Nel frattempo sono giunti, sempre dalla Corte Europea importantissimi segnali che riguardano la direttiva n°70 del 1999 e con cui si ordina di stabilizzare tutti i lavoratori con almeno 36 mesi di servizio a tempo determinato.
Se
si moltiplicasse tale principio per gli oltre 180mila precari del comparto
scuola, e se non si dovesse attuare una stabilizzazione “ordinaria degli
stessi”, le casse dello Stato correrebbero il serio rischio di svuotarsi per
oltre 4 miliardi di euro”.
L’Ugl
Scuola Sicilia - conclude il
sindacalista - lancia l’allarme a tutti
i lavoratori precari della scuola che non hanno ancora depositato il ricorso al
giudice del Lavoro: solo chi ha un contenzioso aperto prima della sentenza
potrà rientrare nell’ ipotesi della stabilizzazione, non basta essere semplicemente
in possesso del requisito dei 36 mesi, a meno che a Roma non si rendano conto
che costerebbe sicuramente meno immettere nei ruoli tutti gli aventi diritto
senza aspettare la fine del contenzioso, rispettando quanto sancito dalla
direttiva europea n°70 del 1999, recepita da una legge italiana ( il dlgs.
368/01 ndr).
Per
l’Ugl Scuola Sicilia la battaglia legale proseguirà fino a quando i diritti di
tutti i precari con 36 mesi di servizio non verranno riconosciuti motivo per
cui continua la nostra campagna di informazione al numero 329 2215295”.
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