DALL’UGL SCUOLA SICILIA, INACCETTABILE INDICAZIONI SU ASSENZE PER VISITE, TERAPIE, ESAMI DIAGNOSTICI
Francesco Messina |
“Numerose sono le
richieste di chiarimento in merito alla circolare n. 2 del 17 febbraio
2014 emanata dal dipartimento della Funzione Pubblica in merito
all’attuazione delle recenti disposizioni di legge sulle assenze per malattia
dovute a visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici” a
dichiararlo è il Vice
Segretario Regionale dell’Ugl Scuola in Sicilia, Francesco Messina, il quale ha
aggiunto, “il provvedimento
lede i più elementari diritti costituzionali riguardanti ferie e diritto alla
salute; in virtù di questa circolare il personale della pubblica
amministrazione, per curarsi, sarà costretto a utilizzare i tre giorni annui di
permessi personali.
Nei casi di patologie gravi, che richiedono terapie e
trattamenti lunghi, il dipendente ammalato dovrà necessariamente avvalersi
delle ferie, in spregio ai più elementari principi costituzionali riguardanti
ferie e diritto alla salute.
“Per non parlare, poi, - specifica il sindacalista -
dei precari ai quali non è riconosciuto alcun permesso retribuito.
Inoltre la circolare è illegittima perché interviene
unilateralmente su una materia regolata dalla contrattazione nazionale
collettiva.
Questa situazione risulta essere assurda sia per i motivi
sopra esposti che per motivi di ordine pratico”.
“Poniamo l’esempio – spiega Messina - di un
dipendente che presta sevizio in una grande città come Palermo.
Spostarsi da un posto all’altro comporta l’impiego di
almeno 45 minuti quando non c’è traffico.
Così come ci sembra un pò troppo, quando l’Ospedale
si trova dall’altra parte della città e in questo caso potrebbe necessitare
addirittura prendere un giorno di ferie per potersi curare”.
“Forse - conclude Messina - la soluzione potrebbe
essere la giusta via di mezzo, ovvero salvaguardare almeno chi effettua visite
specialistiche presso strutture pubbliche, che peraltro fissano gli
appuntamenti ambulatoriali sempre e solo di mattina e durante lorario di lavoro
e lasciare la nuova disposizione per altre tipologie di visite, magari
effettuate presso strutture private, più propense a visitare anche in orario
pomeridiano.
Con l’auspicio che quanto da noi osservato, possa essere
utile ai fini di una attenta valutazione per rimuovere le limitazioni
esistenti”.
Commenti