SICILIA: DANIELE RUISI (UGL TELECOMUNICAZIONI), “ LA POLITICA CHE NON C’È, ECCO IL PERCHE’ DELLA NOSTRA MANIFESTAZIONE DEL 4 GIUGNO”
“Giorni e giorni di incontri e tavoli
che non hanno portato a nulla, attenzioni e rimandi che si spostano da Palermo
a Roma, ma ancor oggi migliaia di lavoratori in Sicilia sono a forte
rischio occupazionale, molto dovuto al problema della delocalizzazione, del
quale oggi sembra che interessi a noi addetti ai lavori, nessuno si preoccupa da
chi e come vengono gestiti i dati sensibili. Le leggi ci sono, applichiamole!
Regolamentiamo il settore”.
A dichiararlo è Daniele Ruisi, Segretario Regionale in Sicilia dell’Ugl Telecomunicazioni,
che aggiunge “c’è necessità di chiarezza, c’è necessità di attenzione, basta
con i rimandi, speravamo, utopisticamente, di avere tutta la politica siciliana
al nostro fianco, abbiamo trovato solo bravi oratori, attori temporanei, più
concentrati sul loro futuro politico che sui problemi per i quali sono chiamati
a rispondere, e pochi e dico pochi, politici ed assessori realmente
interessati e preoccupati, che in qualche modo hanno provato a darci una
risposta, se pur inutile” a cui si aggiunge Filippo Virzì, Segretario Provinciale dell’Ugl Credito di Palermo, “il
fenomeno devastante delle delocalizzazione dei servizi, ha colpito anche i grossi gruppi bancari, generando servizi scadenti ed ovviamente a bassissimo
costo, commissionati in paesi dove il
costo del lavoro non ha regole, quindi incontrollabile, a discapito della qualità dei servizi e della professionalità dei bancari ”.
“Per questo - procede Ruisi - chiediamo al presidente Rosario
Crocetta una presa di posizione certa, o un atto di coraggio che faccia
comprendere a tutti i lavoratori investiti da questo problema nel territorio di
avere un presidente che li rappresenti”.
“Giorno 4 Giugno conclude Ruisi - congiuntamente a tutti i comparti di lavoro,
noi dell'Ugl Sicilia manifesteremo il nostro malessere nel Corteo
che partirà da Piazza Marina a Palermo alle ore 9,00, alla volta del Palazzo
d'Orleans, perché come già ribadito dal nostro segretario
Regionale Giuseppe Monaco, per affermare che i lavoratori della nostra terra
già martoriata, non sono ostaggio di nessuno, che meritano almeno la speranza
che la propria isola trovi ragioni di sviluppo divenute ormai impossibili da
realizzare, considerata la conclamata incapacità del Governatore
siciliano ad approvare il più basilare atto di governo quale la manovra
finanziaria che va avanti con gli insuccessi noti alle cronache, ormai da
Marzo”. (v.c.)
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