SICILIA: MONACO (UGL), “PER DOMANI SIAMO PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA, I LAVORATORI DI TUTTI I COMPARTI SARANNO CON NOI”
Giuseppe Monaco |
“L’Ugl Siciliana si mobilita il 4 giugno contro l’immobilismo del
Governatore Crocetta, che ormai noto non riesce a pagare più neanche gli
stipendi dovuti - dichiara Giuseppe
Monaco, Segretario Genrale dell’Ugl Sicilia, - certamente non ci appassiona il dibattito
sulle indennità degli alti burocrati che è cosa buona facciano una bella cura
dimagrante”.
“Ci appassiona invece - spiega Monaco - conoscere dove questo governo
trarrà i soldi per pagare gli stipendi
di giugno e poi di luglio a tutti i dipendenti il cui salario è
collegato alle casse della Regione Siciliana”.
“Ci interesserebbe sapere - approfondisce il sindacalista - perché la
Sicilia ha perso circa tre milioni di euro per la programmazione FSRE 2014-2020,
cioè cinque miliardi di euro contro gli otto della programmazione 2007-2014, in
considerazione tra l’altro che gran parte dei progetti abortiti, hanno riguardato la valorizzazione delle
identità culturali e quelli, spesso mai concepiti, sullo sviluppo urbano”.
“Ma soprattutto - aggiunge Monaco - perché il disegno di
legge sulla semplificazione amministrativa che avrebbe potuto accelerare l’iter
della spesa, ancora non sia stato sollecitato dal Governo regionale per la sua
approvazione, considerato tra l’altro che i fondi UE vengono attribuiti sulla
scorta della capacità di spesa posta in essere nel settennato precedente.
E la riforma della Burocrazia, mai neppure ipotizzata,
seppur tanto sbandierata nella campagna elettorale dal Governatore; ed ancora
l’FSE, fondi che ormai sono impropriamente concepiti per finanziare la
formazione professionale in Sicilia, stante la difficoltà oggettiva di dare
organicità al settore. E che ad oggi hanno visto solo pannicelli caldi con
migliaia di operatori senza stipendio da mesi ed il cui sistema dei voucher
immaginato da Crocetta presta il fianco a mille speculazioni illecite”.
“Non riusciamo
- spiega Monaco - a tenerci il più grosso call center d’Italia,
Almaviva, perchè non riusciamo a creare opportunità territoriale per rimanere
in Sicilia, dimenticando che pagare ammortizzatori sociali ai cinquemila
dipendenti sarebbe un disastro anche in termini economici per l’erario; una
miopia inaccettabile!”
“Solo pochi esempi - chiarisce il sindacalista - di cosa un
amministratore attento dovrebbe immaginare per la propria terra.
Pochi esempi sufficienti per chiedere al
governatore Crocetta di fare un passo indietro
che i Siciliani apprezzerebbero moltissimo”.
Diversamente - conclude il Segretario - faccia conoscere ai
lavoratori siciliani, a quelli della formazione professionale, ai forestali, ai
dipendenti dei call center, a quelli
dell’ESA, della Resais, ai precari dei comuni, ai siciliani in generale qual è
l’ipotesi di sviluppo che vede per l’isola o diversamente passi la mano.”
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