Giuseppe Monaco |
Procede la delicatissima vertenze Eni, dopo l’incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico Federica
Guidi, il presidente della Regione siciliana Crocetta e il sindaco di Gela
Fasulo. Eni e sindacati, che avevano rotto le trattative il 7 luglio,
Le parti torneranno a confrontarsi al “Tavolo Gela”, con
governo, Regione siciliana e Comune, per scongiurare la chiusura della
raffineria gelese.
Martedì 22 luglio, i temi legati alla raffineria di Gela saranno oggetto di una audizione
della commissione “Attività produttive” dell’Ars.
All’audizione parteciperanno i
vertici dell’Eni, nazionali e regionali, oltre ai dirigenti della raffineria di
Gela. Ci saranno anche i rappresentanti di Confindustria Sicilia, che sono
interessati a questa vicenda, il sindaco di Gela ed i vertici sindacali sia
regionali che della fabbrica. Ed oltre all’assessore alle Attività produttive,
Linda Vancheri, il presidente della Commissione Bruno Marziano ha chiesto la
partecipazione all’audizione del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e
dell’assessore all’Energia, Salvatore Callari.
“Il
Governo Crocetta - spiega Giuseppe Monaco segretario gen. dell’UGL Sicilia solidarizzando con i lavoratori - non può assurgere solo al ruolo di “protestatore”, ma prospettare oltre che
promuovere le iniziative istituzionali per giungere ad un tavolo che veda
coinvolto anche il premier.
La
Sicilia rischia ormai la desertificazione industriale e l’Eni di Gela ne
rappresenta l’emblema più evidente.
Ormai
parlare serve a poco è solo il governo centrale che potrà influenzare scelte
diverse rispetto ai macro tagli prospettati”.
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