PIANO GIOVANI: MONACO (UGL SICILIA), “DAL CLICK DAY AL CLICK WEEK , CROCETTA, UN GOVERNATORE IMPOTENTE”
Sul piano giovani
interviene l’Ugl Sicilia, per voce del suo massimo esponente regionale, il
Segretario Generale, Giuseppe Monaco
che ha dichiarato , “se l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra accettasse
di farsi da parte come auspicano le opposizioni con l’atto di censura posto nei suoi confronti,
certo un timido segnale di cambiamento i siciliani potrebbero coglierlo, ma sullo scranno sacrificale non poteva mancare l’agnello”,
l’assessore al Bilancio Agnello , mozione di censura anche per lui”.
“Il Governatore Crocetta, comunque vadano le cose
- spiega Monaco - è condannato
all’impotenza, schiacciato tra la sua maggioranza che lo vorrebbe fuori, ma non
prima di un rimpasto che sazierebbe la fame di poltrone delle fazioni interne
ed una opposizione che lo vorrebbe buttare giù, ma non troppo presto, per
chissà quale incomprensibile motivo”.
“E mentre la politica “gioca”
- aggiunge Monaco -, il dramma dei siciliani cresce.
“Ma cresce ancor più - approfondisce il sindacalista - quello dei
giovani, dei 95.000 giovani siciliani che avrebbero avanzato domanda di un
tirocinio formativo in azienda all’interno delle prerogative del piano giovani
che ne accontenterà 80.000, forse, ma che ..tra click day e click week ancora non
ha visto la luce.
I giovani Siciliani sono
stati buggerati ancora una volta da amministratori negletti e da una burocrazia
che prima ha schiacciato le imprese ed adesso anche i giovani che sono il
futuro e la speranza della nostra isola, deludere i giovani siciliani significa
perderli per sempre”.
E mentre l’Ocse
fornisce dati terrificanti sulla perdita dei posti di lavoro - stigmatizza Monaco - Crocetta litiga con la
sua maggioranza, con la sua opposizione, con i suoi assessori, con i sindacati
e con i siciliani tutti, giovani,
vecchi, mafiosi e onesti compresi, siciliani che oggi lo hanno relegato all’ultimo
dei governatori in ordine di popolarità”.
“Incapace ed incompreso
al Rosario della Sicilia - conclude Monaco - non resta che un ultimo atto
d’amore estremo, lasciare i lavoratori siciliani liberi di scegliersi un altro
Governatore e sperare in un destino diverso da quello a cui Crocetta ha relegato la Sicilia”.
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