CANALE DI SICILIA, MESSINA (UGL SICILIA), GRAVISSIMO QUANTO ACCADUTO AL PESCHERECCIO DI MAZARA DEL VALLO
“Quanto accaduto all’alba di oggi nel
Canale di Sicilia è di una gravità inaudita, gesto che condanniamo senza
appello. I pescatori siciliani e mazaresi in particolare non sono più al
sicuro. L’ennesimo sequestro ‘ a mano armata’ ha fatto ripiombare nella paura
un’intera marineria. L’unione europea non può più sottrarsi alla responsabilità
di intervenire così come le istituzioni a tutti i livelli”. Così
Giuseppe Messina, Reggente di Ugl Sicilia commentando la notizia del sequestro
del motopeschereccio ‘Airone’ di Mazara del Vallo.
Il peschereccio siciliano è stato
attaccato e sequestrato da uomini armati che lo hanno abbordato con un grosso
rimorchiatore, in apparenza senza contrassegni militari. La dinamica del sequestro
è ancora più preoccupante perché sarebbe stato effettuato da unità non militari
e fatto da gente armata della quale non si conosce il ruolo. Potrebbe trattarsi
di un atto di pirateria, ma la notizia non è ancora confermata ufficialmente.
“Per Ugl non è sostenibile un contesto
lavorativo, di per se rischioso, che non garantisce l’incolumità fisica degli
equipaggi imbarcati sui motopescherecci che praticano la pesca nel
Mediterraneo”.
“Avvieremo ogni utile iniziativa per
sensibilizzare i governi ad intervenire per far luce sull’accaduto -
conclude Messina - e per avviare un concreto dialogo istituzionale con i Paesi
frontalieri per individuare soluzioni comuni che mettano al riparo i
lavoratori, ponendo fine a questa che potrebbe diventare una pericolosissima
pratica”.
La vicenda del sequestro per certi aspetti
risulta ancora non del tutto chiara. A dare l’allarme via radio alla
Guardia costiera è stato l’equipaggio di un altro peschereccio siciliano che
si trovava nella stessa zona.
Il peschereccio ‘Airone’, di proprietà
dell’armatore Vito Mazzarino, ha a bordo sette membri di equipaggio, tre
mazaresi e quattro tunisini, tra di loro il comandante Alberto Figuccia e si
trova attualmente in navigazione verso le coste libiche. Il sequestro sarebbe
avvenuto a circa 30 miglia dalla costa africana.
Commenti