Una proposta organica e attuabile, condivisa da sindaci,
sindacati e lavoratori, per porre fine al precariato negli enti locali
siciliani e garantire continuità lavorativa e accompagnamento pensionistico”.
A dichiararlo il
reggente di Ugl Sicilia, Giuseppe Messina, intervenendo, a Partinico il 28
aprile, presso la sala consiliare del Comune, all’incontro promosso dall’AnciSicilia
sulla problematica dei lavoratori precari degli enti locali siciliani .
Messina ha
confermato al presidente dell’Anci, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo ed al
vice presidente con delega al personale, Salvo Lo Biundo, sindaco di Partinico,
la disponibilità di Ugl Sicilia a partecipare alla formulazione di una
piattaforma progettuale che miri a salvaguardare il posto di lavoro dei circa
20 mila precari siciliani degli enti locali.
Per Ugl, che ha
colto l’occasione per esprimere solidarietà al primo cittadino partinicese per
il vile episodio che lo ha visto coinvolto, è arrivato il momento di dire basta
alla stagione del precariato e avviare l’operazione-verità per chiudere una
volta per tutte la partita che riguarda migliaia di famiglie siciliane.
“Un piano che
faccia chiarezza sul reale complessivo fabbisogno di personale dei comuni –
dice Messina – mettendo mano alla dotazione organica e tenendo fuori eventuali
pressioni e condizionamenti. Prevedere la possibilità di percorsi di
aggiornamento e riqualificazione – sostiene – nel’ottica di una facilitazione
di ricollocazione a seguito di processi di mobilità intercomunale che
potrebbero rendersi necessari per meglio utilizzare il personale in atto
precario”
“Il Governo
regionale faccia la sua parte fino in fondo – rimarca il reggente di Ugl
Sicilia – perchè è stato assente e forse volutamente distratto negli anni
scorsi – afferma Messina – limitandosi a prorogare i contratti senza la
programmazione di un percorso finalizzato alla stabilità lavorativa dei precari
degli enti locali. Non basta prevedere nella finanziaria 2015, nel disegno di
legge n.912 in discussione a Sala d’Ercole all’Ars – aggiunge – la copertura
fino al 31 dicembre prossimo dei contratti di lavoro e la previsione in
bilancio di individuare le risorse per la proroga anche per il 2016. I
lavoratori son stanchi di questo stillicidio che dura da decenni”.
“Adesso serve
costruire il percorso verso la continuità del rapporto di lavoro – sostiene
Messina – e questa è una questione di giustizia e di dignità del lavoratore”.
Ed aggiunge “Non è più sostenibile che il tema venga snobbato da una larga
parte della politica siciliana e nazionale che trova comodo lasciare le cose
per come stanno”.
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