REGIONE SICILIA, INCONTRO SU PENSIONI, RICLASSIFICAZIONE E CONTRATTO: UN PASSO AVANTI MA ANCORA NESSUN ACCORDO
I sindacati COBAS/CODIR, SADIRS, SIAD, DIRSI e UGL,
pur apprezzando il lavoro e l'impegno dimostrato dall'avvocato Claudio Alongi,
commissario dell'ARAN Sicilia, finalizzato ad accogliere talune richieste
formulate nella precedente seduta, hanno, tuttavia, dovuto prendere atto del
mantenimento di alcune clausole ritenute ancora inaccettabili e che necessitano
di ulteriori passaggi e mediazioni politiche con il Governo. Pur avendo
prodotto, infatti, un indubbio risultato concreto a favore dei dipendenti, nel
confronto sindacale sono emerse alcune criticità che, se approvate
nell'articolo di legge sulle pensioni (che sarà inserito in Finanziaria),
produrrebbero penalizzazioni insostenibili, ingiustizie o, ancor peggio,
genererebbero, inevitabilmente, nuove e gravissime disparità di trattamento. I
sindacati COBAS/CODIR, SADIRS, SIAD, DIRSI e UGL, responsabilmente, avevano
sospeso temporaneamente percorsi di lotta per lasciare spazio al dialogo. Ci si
aspetta, pertanto, pur mantenendo inevitabilmente lo stato di agitazione, un
ulteriore segnale politico dal Presidente Crocetta che, mantendo gli impegni
assunti durante il SIT IN dello scorso 17 marzo, non si faccia trascinare su
posizioni strumentali, demagogiche, oltranziste e ostaggio del ricatto politico
in atto alimentato dal moralizzatore di turno continuamente in “missione” da
Roma. Sostanzialmente la norma di legge mediata prevedrebbe che, al
raggiungimento del cosidetto scalone di 96,7 punti negli anni a venire senza
alcun limite, l'interessato può essere collocato volontariamente in pensione
(con un minimo di 35 anni di servizio, si è richiesto in proposito
l'abbassamento dell'età minima a 60 anni che, contestualmente, abbasserebbe il
punteggio a 95); è stato anche chiesto dai Sindacati Autonomi di prevedere, per
chi matura 40 anni di servizio, di andare in pensione senza vincoli di età. È
stato accolto, quindi, con soddisfazione, l'accoglimento della finestra di
pensionamento anticipato aperto a tutti ma è subito subentrata anche la
delusione e contrarietà quando si è percepita la volontà del Governo di volere
escludere tutti i colleghi del cosidetto contratto 2. Sono, inoltre, scaturite
altre previsioni strumentali che non abbiamo potuto condividere circa le
penalizzazioni. Non possiamo, infatti, consentire che all'A.R.S. si scriva
un'altra pagina nera con la negazione dei diritti acquisiti dai lavoratori
regionali, aprendo una stagione, se le cose restassero così, di migliaia di
ricorsi contro una legge ingiusta e, probabilmente, incostituzionale che
avrebbe cancellato il cosidetto sistema pro-rata, introdotto con la riforma del
2003, e che la politica avrebbe voluto cassare “ora per allora” per soddisfare
la voglia di "scalpo dei regionali" di cui qualcuno sembra affamato.
Lunedì pomeriggio, l'ARAN porterà al tavolo la soluzione definitiva con le
ulteriori osservazioni poste (alcune delle quali pregiudiziali) ed è stato richiesto
l'immediato avvio del tavolo contrattuale per la riclassificazione (per il
quale l'ARAN ha assunto un impegno formale) e per il contratto giuridico del
comparto e della dirigenza. I sindacati COBAS/CODIR, SADIRS, SIAD, DIRSI e UGL
si riservano, pertanto, di riprendere in qualsiasi momento la stagione della
lotta sindacale pur riconoscendo da parte dell'ARAN, si ribadisce, la volontà
(ancora non sufficiente) di accogliere le richieste dei Sindacati Autonomi.
L'azione di COBAS/CODIR, SADIRS, SIAD, DIRSI e UGL proseguirà anche nelle
Commisioni Parlamentari A.R.S. per evitare eventuali disparità che il governo
regionale dovesse mantenere nella proposta legislativa e per ammonire la
politica siciliana dal portare avanti norme che non contemplino il rispettodei
diritti di tutti lavoratori regionali, nessuno escluso!
Le Segreterie Regionali
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