“Siamo impegnati in prima linea per tutelare i livelli occupazionali messi
a rischio dalla chiusura del Centro di prima accoglienza Cara di Salina Grande
a Trapani.”. A dichiararlo, Franco Fasola, reggente dell’Unione territoriale
del lavoro – Ugl di Trapani.
“Il consequenziale esubero di 40 i lavoratori – prosegue Fasola - che
rischiano di uscire dal sistema di accoglienza migranti della Provincia di
Trapani, è il nodo centrale da sciogliere nei prossimi giorni e per il quale
come Ugl siamo impegnati in prima linea per il ricollocamento di tutti i
lavoratori”.
“Abbiamo incontrato alcuni lavoratori del Centro di Identificazione ed
Espulsione (CIE) di Milo a Trapani – dice il reggente di Ugl a Trapani – ai
quali abbiamo confermato il nostro impegno totale per una soluzione positiva
della vertenza sindacale ed abbiamo avuto un colloquio cordiale con il
direttore della struttura, Maria Concetta Papa”.
Sulla vertenza lavorativa interviene il Reggente di Ugl Sicilia, Giuseppe
Messina.
“Resta la preoccupazione per i lavoratori che potrebbero finire in mobilità
– afferma Messina -. Riteniamo centrale –aggiunge - che la
trattativa resti nelle mani del Prefetto di Trapani che del complessivo sistema
d’accoglienza ai migranti a Trapani ha un quadro chiaro e può contribuire in
maniera determinante a favorire la possibile ricollocazione dei lavoratori
interessati attraverso la mediazione convinta dei sindacati e la disponibilità
dei centri di accoglienza operanti in provincia di Trapani”.
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