“Ci preoccupa il futuro di 40 operatori della cooperativa sociale Badia
Grande che potrebbero ritrovarsi licenziati per effetto della chiusura del CARA
di Trapani decisa dalla Prefettura e prevista per il 31 maggio prossimo”. Così
il Reggente di Ugl Sicilia, Giuseppe Messina, intervenendo sulla vertenza
lavorativa dei dipendenti della Cooperativa Badia Grande di Salina grande, alle
porte di Trapani.
“La decisione di chiudere il CARA di Salina grande – prosegue Messina -
arriva in un momento in cui il flusso continuo e in forte aumento di sbarchi di
migranti in Sicilia farebbe pensare, invece, ad un ulteriore potenziamento
delle strutture di prima accoglienza sul territorio”.
“Siamo preoccupati per il futuro dell’ospitalità complessiva che la
provincia di Trapani sarà in grado di offrire ai migranti – sostiene il
Reggente di Ugl in Sicilia -. Che aggiunge “La costituzione
dell’albo regionale presso l’assessorato regionale alla Salute e l’introduzione
dei requisiti igienico-sanitari minimi strutturali ed organizzativi per le
strutture non governative che intendono stipulare apposite convenzioni con gli
Uffici Territoriali di Governo – Prefetture regionali potrebbe portare ad un
ulteriore allungamento dei tempi per la strutturazione di una adeguata
ospitalità dei migranti per i prossimi mesi in provincia di Trapani”.
Il sindacalista chiede: “In quanti tra le cooperative sociali e gli
operatori del comparto sono in possesso dei requisiti previsti dal decreto
dell’assessorato Salute n.680 del 20 aprile 2015 pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Regione Siciliana?”
“Ed intanto – continua Messina - ci sono 40 lavoratori che rischiamo il
posto di lavoro, per i quali chiediamo alla Prefettura di aprire un Tavolo di
crisi per individuare possibili percorsi utili a salvaguardare tutti i posti di
lavoro ed interrompere l’esame congiunto ai sensi della legge n.223 del 1991”.
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