“Siccome Ugl dice da sempre che il Governo
guidato dal presidente Crocetta ha massacrato la formazione professionale,
riducendola un colabrodo economico e sociale, non avendo condiviso e tantomeno
caldeggiato tale linea politica, è scomoda, da fastidio, allora non si convoca
ai tavoli istituzionali”.
A dichiararlo Giuseppe Mascolo (nella foto a sinistra), Segretario Generale dell’ Ugl Scuola e Giuseppe
Messina (nella foto a destra), Responsabile regionale dell’ Ugl Sicilia che hanno scritto al
Presidente della Regione siciliana ed all’assessore alla formazione
professionale, Mariella Lo Bello per denunciare il grave atteggiamento
anticostituzionale e lesivo dell’immagine sindacale.
“La verità che altri non dicono e che è di
quelle che fanno male – aggiungono Mascolo e Messina - è la disoccupazione del
settore che con la gestione politica dell’esecutivo Crocetta si attesta intorno
al 40 per cento degli operatori iscritti all’Albo regionale. Dati reali e non
chiacchiere o spot ad effetto, numeri che delineano il dramma umano collettivo
di una categoria falcidiata nella dignità”.
“Su 8 mila lavoratori iscritti all’Albo –
commentano i dirigenti sindacali di Ugl - sono più di tre mila i licenziati a
cui aggiungere altri mille e 500 operatori in mobilità ex legge 223/91, ed
oltre 500 in contratto di solidarietà con riduzione di orario di lavoro e
retribuzione. Oramai sono soltanto poco meno di tre mila i lavoratori attivi”.
“Un settore colabrodo ed un governo
inadeguato – rilanciano Mascolo e Messina -che ha speso qualcosa come almeno 45
milioni di euro per ammortizzatori sociale quando la stessa cifra si sarebbe
potuta utilizzarla per i processi di riqualificazione e ricollocamento del
personale e per avviare un serio, e quindi senza chiacchiere, percorso di esodo
incentivato per una parte dei lavoratori.
“Ed invece – concludono - siamo di fronte
il fallimento totale della politica di governo in un settore con la riforma al
palo ed una programmazione che stenta a decollare, con ritardi nei pagamenti ai
lavoratori e senza un piano formativo pluriennale ed un piano per la
riconversione e ricollocamento degli esuberi”.
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