“A rischio gli stipendi dei lavoratori degli enti locali ed i servizi
essenziali ai cittadini”.
È l’allarme lanciato dall’Ugl Sicilia che in una nota sottolinea come il
mancato trasferimento delle risorse regionali ai 390 comuni siciliani aggrava
ogni giorno di più le finanze comunali.
“I comuni siciliani sono ad un passo dal default e impossibilitati a
redigere i bilanci di previsione anche dopo la proroga del 30 settembre – si
legge nella nota dell’Ugl Sicilia – non avendo ancora ricevuto alcun euro né
del fondo ordinario né di quello capitale”.
Per l’Ugl Sicilia “La gravissima situazione finanziaria, che pregiudica il
sistema di tutele in favore delle fasce deboli della popolazione come disabili,
bambini e anziani, fa da contraltare al caos istituzionale che si registra in
Sicilia dove il governo regionale insiste con la politica dei rinvii e delle
proroghe evidenziando un chiaro affanno nel dialogo con il Governo Renzi”.
“La responsabilità per l’emergenza istituzionali è tutta nelle mani dei
partiti che guidano gli esecutivi a Palermo e Roma – conclude la nota dell’Ugl
Sicilia - che hanno il dovere di mettere fine ai contrasti su
poltrone e potere e governare per il bene dei lavoratori e dei cittadini”.
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