LAVORATORI EX ATO PALERMO 4 – COINRES, FRANCHINA (UGL), “OCCUPAZIONE ASSESSORATO ALL’ENERGIA, ENNESIMO ATTO DI DISPERAZIONE”
“L'occupazione degli uffici dell'assessorato regionale all'energia ed ai
servizi di pubblica utilità, non è altro che l'ennesimo atto di disperazione da
parte dei 180 lavoratori dell’ex Ato Palermo 4 - Coinres licenziati ormai più
di 2 anni fa”.
Ad affermarlo è Alessandro Franchina, componente del direttivo provinciale
dell’Ugl Igiene ambientale.
“Lavoratori che chiedono soltanto di poter rientrare al lavoro – aggiunge
il sindacalista – e di non essere buggerati con false promesse che mortificano
la dignità umana”.
“Il nostro sindacato - sostiene Franchina - ha chiesto più
volte di riprendere tavolo di concertazione per poter dare finalmente
attuazione alla legge regionale n.9 dell’ aprile 2010 ed all'accordo quadro del
6 agosto 2013”.
“Siamo convinti – commenta - che non è più tempo di chiacchiere,
proclami e false promesse perché non si può più temporeggiare o
sonnecchiare su un tema così delicato come quello della gestione rifiuti
nell’Isola, sempre più alle prese con fatti di cronaca giudiziaria, come gli
arresti nel messinese per la gestione della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea,
che confermano la necessità per il Governo regionale di un cambio repentino di
rotta”.
“Allo stato di confusione politico/amministrativa - incalza Franchina - fanno eco ai 180
lavoratori Coinres anche i 276 della ex Ato Palermo 2, già fallita, che dopo
nove mesi di sospensione, un contratto di fitto di ramo d'azienda che non ha
prodotto nulla e che ha visto soltanto mortificazione ed
esasperazione alimentata da false promesse, sono costretti a subire l'apertura
delle procedure di licenziamento collettivo”.
“Ribadiamo - conclude il sindacalista - che è finito il tempo dello scambio di accuse
tra Amministrazioni locali, ex Ato e Regione siciliana perché non solo non
sortiscono effetti, ma producono soltanto macelleria sociale mortificando ogni
giorno che passa i lavoratori, ed anche la vivibilità delle nostre città,
sempre più sporche”.
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