L’emergenza sociale nel settore dei rifiuti va affrontata con energia e
determinazione, l’immobilismo del Governo regionale che in tre anni non ha
saputo o voluto dare attuazione alla legge regionale n.9 del 2010 non fa che
acuire il disagio collettivo dei lavoratori”.
A sostenerlo Alessandro Frachina, componente del direttivo provinciale
dell’Ugl Igiene ambientale di Palermo, commentando l’iniziativa di qualche
giorno fa, promossa dal vice capogruppo all’Ars di Forza Italia, Vincenzo
Figuccia, che ha visto scendere in piazza centinaia di lavoratori del
precariato per una composta fiaccolata di protesta contro le istituzioni
regionali.
“E’ da anni che oltre 11 mila addetti del comparto rifiuti vivono in uno
stato di precarietà e senza percepire stipendio – aggiunge -, ed in alcuni
casi, come i 180 dipendenti dell’ex Coinres, licenziati da più di 2 anni ,
ed ancora i 275 dell' Alto Belice Ambiente, dichiarata fallita 9 mesi fa, i
lavoratori si vedranno recapitare una lettera di licenziamento giorno
28/09/2015”.
“Non c’è più tempo da perdere – sottolinea Franchina - si dia seguito
all’impianto normativo regionale, al rispetto dei parametri imposti dall’Unione
europea e dal governo nazionale, incentivando e finanziando nuovi impianti di
compostaggio e piattaforme per accogliere gli altri rifiuti”.
“Il settore ha bisogno di risposte – chiarisce il sindacalista - e non di
assessori all’energia che cambiano ogni 8 mesi in un regime di proroghe che non
risolvono alcunché. In tal senso – conclude - abbiamo accolto l’invito
dell’onorevole Figuccia a scrivere un disegno di legge che possa porre fine a
tutto questo precariato ed immobilismo di cui la Sicilia ed i siciliani non
hanno bisogno”.
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