"Non si vede alcuna schiarita all'orizzonte per la pesca siciliana.
L'unico dato positivo è l'esperienza dei Cogepa che hanno alzato
l'asticella della credibilità della pesca siciliana disciplinando l'attività di
pesca attraverso i Piani di gestione locale che hanno valorizzato il ruolo
indispensabile del pescatore nel processo di responsabilizzazione e nella
sostenibilità ambientale".
E' quanto dichiarato da Giuseppe Messina, responsabile dell'Ugl Sicilia,
partecipando questa mattina al convegno a Lampedusa, presso la Sala convegni
dell'aeroporto dal titolo: 'I consorzi per la gestione della pesca artigianale
ed i piani di gestione locale nel futuro della pesca mediterranea'.
"Siamo critici con il Governo regionale - aggiunge - che ha mostrato
scarso interesse verso il settore della pesca, rimasto per troppo tempo fuori
dall'agenda politica".
"Un settore - sottolinea Messina - che soffre ancora dell'eccesso di
burocrazia e della mancanza di una azione politico-amministrativa capace di
introdurre strumenti efficaci che diano risposte al territorio ed alla sua
economia.
"Manca la sensibilità necessaria per restituire fiducia ai pescatori
ed alle imprese di pesca - sostiene il sindacalista - e la Sicilia, invece, ha
bisogno di interventi strutturali che mettano a sistema tutte le opportunità
che le marineria della pesca artigianale offrono per incidere complessivamente
nella filiera della pesca, guardando alla destagionalizzazione del reddito
attraverso opportunità di reddito provenienti da settori collaterali".
"A Lampedusa - conclude Messina -pesca e turismo possono costituire un
momento di rilancio per la comunità proiettata verso una sostenibilità'
economica e sociale, a condizione che la Regione Siciliana faccia la sua parte
e non si limiti solamente a impegni di facciata".
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