“Continua
la farsa sulla scia del film ‘Don Camillo e l’ On.le Peppone’ all’Istituto
Regionale del Vino e dell’Olio della regione siciliana. Per l’ennesima volta è
farsa, la ragioneria generale dell’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole
determina se i dipendenti devono percepire o meno gli stipendi”. A dichiararlo
è Gaetano Cassibba, Coordinatore Regionale Enti Vigilati dell’Ugl Sicilia.
“Adempimento obbligatorio, - aggiunge il sindacalista - trasformato ormai in
una cortesia e non in un diritto acquisito, trattandosi di dipendenti, tutti
vincitori di concorso, trasformati oramai, nei nuovi precari della regione
siciliana , quindi appare del tutto evidente che siamo davanti ad una
situazione “ridicola e paradossale”, nello stesso tempo”. “In sintesi, - spiega
Cassibba - da un lato, si chiede la nomina del Collego dei Revisori, che la
politica regionale non ha intenzione di nominare, dall altro lato si chiede il
bilancio del 2014 e 2015, dall’altro lato ancora, manca l’impegno, nonostante
l’impegno assunto dall’ On.le Cracolici, Assessore alle Risorse Agricole, non
ha predisposto la ‘norma ponte’, che avrebbe consentito il pagamento solo delle
spese obbligatorie e indifferibili, come appunto sono gli stipendi e i contributi
previdenziali, previsti per legge, di recente, dalla deroga al patto di
stabilità, autorizzata dal governo nazionale”. “L’Ugl - conclude Cassibba -
intende evidenziare come la politica regionale, pur avendo nominato, commissari
Straordinari e ad Acta non sia riuscita in questi anni a porre fine a questo
balletto di competenze stillicida fra Assessorati (Agricoltura ed Economia),
che sta accompagnando l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, a una morte
lenta ed inesorabile, situazione aggravata da scelte dei direttori generali
susseguitisi dal 2011 ad oggi, che hanno appesantito il bilancio di oltre otto
milioni di euro, pertanto chiediamo all’On. Le Assessore Antonello Cracolici,
di trovare una tempestiva soluzione alle esigenze gestionali dell’I.R.V.O. e si
invita lo stesso a voler provvedere a ricostituire i vertici amministrativi del
collegio dei revisori, secondo la vigente normativa, infine gli e non ultimi
gli stipendi vanno garantiti, come va garantita la tracciabilità dell’attività
amministrativa, e ove occorre, perseguire, secondo la Legge, i responsabili
della “debacle” dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio”.
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