“Quella della Raffineria di Gela è una
vertenza nazionale e non può essere ridotta da nessuno ad una partita
territoriale”.
A dichiararlo Giuseppe Messina,
Responsabile regionale dell’Ugl Sicilia.
“Il Governo nazionale ha dichiarato –
aggiunge il sindacalista – che questa è un’area di crisi complessa. Proprio il
14 agosto 2014 il Presidente del Consiglio Renzi è venuto a Gela dichiarando
che non ci sarebbe stata alcuna conseguenza sul piano economico e occupazionale
sull’area e invece il dissesto è sotto gli occhi di tutti”.
“Lo stop della raffineria – commenta
Messina - rappresenta un problema del territorio a tutto tondo e il governo
nazionale si è dimenticato della vicenda gelese come già accaduto a Termini
Imerese, lasciando il territorio al suo destino”.
“Serve uno scatto in avanti concreto da
parte del Governo regionale e delle parti sociali per risolvere nei tempi e nei
modi la vertenza di Gela per evitare che una parte dei lavoratori possa soffrire
ancora, visto che l’economia del territorio e quasi smantellato. Roma si assuma
questo onere per avviare l’accordo di programma previsto in subordine alla
dichiarazione di area di crisi complessa”.
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