Ad oggi i Comuni che
hanno affidata la gestione del Servizio
idrico integrato ad Amap, sono poco più di venti e il termine è fissato per
giorno 18 febbraio e dopo, l’AMAP
comunicherà la riduzione del personale in base al numero dei Comuni che hanno
aderito.
E’ il grido di allarme lanciato
dal Segretario provinciale Chimici, Margherita Gambino.
“Fra i corridoi della
Società - aggiunge - si parla già di una drastica riduzione del
personale della ex APS, ma paradossalmente si vocifera sempre più insistentemente anche della volontà
dell’Amministrazione Comunale di far transitare lavoratori di altre partecipate
all’interno di AMAP.
Volendo così scatenare
più una guerra tra poveri che una soluzione ai problemi”.
“Occorre ricordare - spiega la sindacalista - che i lavoratori
del Servizio Idrico Integrato sono tutelati dalle Leggi del settore, in quanto
specialisti e legati al calcolo della tariffa.
Per non parlare dal
punto di vista etico .
Come si può pensare di
mandare per strada un lavoratore per
favorirne un altro solo perché maggiormente difeso in Consiglio Comunale”.
“Il malcontento che si
attribuisce ai lavoratori di AMAP -
denuncia Gambino - è giustificato dalla mancanza di politiche incentivanti
legittimamente auspicate dai lavoratori storici di AMAP , sempre passati in
secondo piano rispetto alle volontà del
Comune, unico proprietario.
E’ bene chiarire che
AMAP, Società a vocazione industriale, gestisce un bene primario con lavoratori
(TUTTI. compresi ex APS) estremamente qualificati e non può essere considerata
in alcun modo un contenitore, ma ha la necessità di avere la massima
condivisione di intenti da parte di tutti i soggetti interessati soprattutto
oggi che è chiamata ad affrontare una nuova sfida nella provincia di Palermo,
fortemente voluta dal Socio unico”.
“Lanciamo un grido di allarme - continua la sindacalista-
persistere a colpirla ai fianchi per soluzione a problemi personalistici, si
rischia di creare incertezze e dubbi sulle capacità dei lavoratori e delle
istituzioni preposte. Amap è una Società solida che al momento soffre per l’inizio di un nuovo
percorso che certamente non si preannuncia facile almeno fino a quando non si
avranno certezze del territorio da gestire e della garanzia degli
affidamenti. Ma siamo certi che con la
capacità della struttura riuscirà a riequilibrarsi”.
“Auspichiamo - conclude - un sollecito intervento del
Sindaco della città di Palermo e dei Sindaci della provincia al fine di
aumentare le sinergie a tutela del servizio da rendere alla cittadinanza e a
garanzia di tutti i lavoratori per impedire tagli al personale. Diversamente
porremo in essere ogni iniziativa possibile ricorrendo anche al Prefetto a
tutela di tutto il personale”.
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