“Esiste una congiura verso i lavoratori
dell’Ente di Sviluppo Agricolo, da Gennaio 2016 senza stipendi il personale di
ruolo ormai esausto, privato della dignità lavorativa, privato della dignità
familiare, privato della dignità di uomo lavoratore, assistiamo ad un
comportamento da parte delle Istituzioni non più tollerabile, l’Ente di
sviluppo Agricolo senza una guida politica amministrativa abbandonato a se
stesso.
I lavoratori denunciano da anni lo stato di sofferenza, l’O.S. ha avuto
in passato confronti con una sfilza di Assessori all’Agricoltura (ben 5) dal 2013 e sino ad oggi non abbiamo avuto
nessun riscontro sulle tematiche sottoposte alla loro attenzione”, così dice “Gaetano Cassibba, Segretario
Regionale UGL/ESA e Enti Vigilati che aggiunge, “dal
2013 da quando esiste il Governo Crocetta l’Ente non ha più una identità, non
ha una progettualità, non ha alcuna finalità, è stato privato di qualsiasi
competenza, è un grido di allarme che da anni denunciamo nelle Sedi
Istituzionali ma non siamo mai stati presi nella dovuta considerazione, e
questo è preoccupante per la serenità del dipendente”.
“Ma un'altra scure - denuncia
- si abbatte sul dipendente, sul lavoratore, la finanziaria pubblicata
nella GURS e il successivo passaggio in Giunta di governo che autorizzava la
spesa, è risultato un ennesimo bluff io la definirei un falso d autore, lo
stanziamento di € 12.900.000,00 per l’Ente di Sviluppo Agricolo non esiste nel
sistema informatico della regione è visualizzato solamente il 50% in resto è
subordinato ai famosi € 550.000,00 che il governo nazionale dovrà versare alla
regione.
L’ente considerato investimento potrebbe
chiedere l ‘intera semestralità, ma come al solito per una serie di normative
che regolano l’erogazione si rischia di rimanere senza liquidità all’asciutto e i dipendenti vedere pagati i
primi stipendi solamente da luglio in poi, sempre che il governo confermi la
propria disponibilità a concedere la somma che la regione reclama per evitare
di dichiarare lo stato di defolt”.
“Come al solito - spiega Cassibba - a pagare il conto è sempre
il lavoratore che si vede derubato, deufradato, mortificato, umiliato da un
governo pinocchio che non riesce a garantire gli stipendi. Per i motivi su
esposti i lavoratori giorno 01.04.16 proclameranno lo stato di agitazione ad
oltranza, inoltre i Capi Centri della Meccanizzazione Agricola non avvieranno
l’apertura della stagione agricola programmata per il 05.04.16. L’iniziativa
viene resa necessaria e indispensabile per denunciare uno stato di fatto che
non ha precedenti, che drammaticamente colpisce il mondo del lavoro, il mondo
dell’agricoltura, evidentemente tutto questo produrrà degli effetti negati
verso le aspettative degli operai stagionali che vedranno bloccate le loro
assunzioni e nei confronti dei comuni che avevano pianificato i loro interventi
attraverso l ‘impiego degli operai stessi”
“Una scelta obbligata, dolorosa ma credo - conclude - che non possa che essere
condivisibile da tutti, la dignità dei lavoratori non può essere ancora una
volta calpestata, riteniamo e pretendiamo maggiore attenzione verso un ente che
vive momenti di difficoltà e che né il Governo e né l’Assemblea Regionale Siciliana
non si possono esimere dall’ affrontare definitivamente. nella sua totalità”.
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