“Arriva come un
fulmine a ciel sereno il piano di
riorganizzazione di Unicredit per la Regione Sicilia, senza alcuna preventiva informativa ai sindacati di categoria, il
quale colpisce in particolare il territorio ibleo, in primis Ragusa, unificando
apprendiamo tardivamente, le aree di
Siracusa e Ragusa stessa, con lo scorporo da quest’ultima delle filiali del
Calatino”.
A dichiararlo è Filippo Virzì, Coordinatore
Territoriale Ugl Credito, per la Sicilia
in Unicredit, che aggiunge: “in base alle previsioni contrattuali sono previsti
incontri per importanti operazioni di ristrutturazione
con le rappresentanze sindacali aziendali di FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL –
SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN, allora
adesso ci chiediamo, il perché ciò non
sia stato rispettato e quale sia il reale disegno di Unicredit per la nostra
isola”.
“L’operazione condotta da Unicredit, - spiega Virzì - senza valutare le ricadute su una zona
geografica regionale, invece meritevole
di una maggiore attenzione e non di un depauperamento delle risorse anche
umane e professionali, assume i connotati di una scarsa attenzione verso il
territorio ibleo, e ciò va in conflitto con quel che i vertici di Unicredit
affermano nelle loro dichiarazioni”.
Per Gianna Di Martino, Responsabile Utl/Ugl di Ragusa, “il territorio
ibleo ha da sempre dimostrato vivacità imprenditoriale, è una terra ricca di eccellenze, sia per le
produzioni agroalimentari di qualità, sia per i siti turistico culturali, quindi a nostro avviso non può subire
ulteriori penalizzazioni, ma ha bisogno di sostegni e fiducia ulteriore, specie
per la propria classe imprenditoriale da sempre sana e operosa, in particolare
da una grande banca europea, pertanto Unicredit ci dimostri davvero il suo
attaccamento al territorio isolano”. (v.c)
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