Ciò che si sta registrando in questi giorni è il risultato di una mancata programmazione tecnica e gestionale sulla questione rifiuti in Sicilia, forse volutamente tenuta nel caos. Lo abbiamo denunciato in tutte le salse ma al Governo Crocetta non ama ascoltare chi non si sottomette alla politica del rinvio e lo spettacolo offerto dalle città siciliane sommerse dai rifiuti è il risultato prevedibile di un esecutivo siciliano inadeguato rispetto ad una questione, quale quella dei rifiuti, che investe igiene e sicurezza, salute pubblica, l’ordine pubblico e il lavoro di dodicimila addetti con prevedibile impatto negativo sul turismo isolano.”
Questo è quanto dichiarato dal segretario reggente del sindacato UGL Dott. Giuseppe Messina, che continua:
“l’ultima ordinanza del Presidente della Regione, scritta a quattro mani con il Ministro Galletti, si è dimostrata una farsa. Nessuna delle scadenze è stata rispettata - aggiunge - con il risultato di una Sicilia sommersa da una montagna di rifiuti”.
"I fatti confermano che siamo di fronte alla politica delle chiacchiere perché in verità l’ordinanza 5/rif del 07 giugno 2016 prevedeva scadenze perentorie tra cui quella dell’approvazione in giunta di un disegno di legge di riforma del sistema rifiuti in Sicilia che ancora giace nei cassetti dell’assessorato retto dall'assessore al ramo Vania Contrafatto".
"Il 30 giugno prossimo - sostiene il Responsabile regionale dell'Ugl - scadranno i mandati per i commissari straordinari che avrebbero dovuto adottare tutti gli atti in sostituzione degli organi societari delle S.R.R.. Atti propedeutici all’avvio di queste ultime -precisa - prevedendo nella stessa ordinanza la sostituzione di quei commissari inadempienti, ed invece non si ha notizia che alcuna S.R.R. abbia adottato quegli atti mancanti ma necessari all’avvio operativo delle società d' ambito".
"Non si comprende per quale ragione non si dia corso ad una legge in vigore e ad una ordinanza emessa con effetti extra-ordem - dichiara Alessandro Franchina, reggente provinciale trapanese UGL-AMBIENTE.
Sulla questione interviene anche Vincenzo Impastato, RSA UGL in Belice Ambiente S.p.A. in Liquidazione
“il fatto che l’assessore regionale Contrafatto non abbia adottato il decreto di approvazione della dotazione organica della S.R.R. Trapani Provincia Sud a distanza di due mesi dal parere favorevole espresso dalla giunta regionale pone i lavoratori della Belice Ambiente nel grave ed imminente rischio di perdere il posto di lavoro. Non può, il governo regionale non tenere conto che il prossimo 4 luglio il Tribunale di Sciacca deciderà sul fallimento della società d’ambito - sottolinea - con il probabile e consequenziale licenziamento di tutti i lavoratori della stessa che a questo punto non saranno tutelati per come il legislatore siciliano ha determinato all'atto dell'approvazione della L.R. 9 del 2010 ”.
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