"La formazione professionale si ed i musei no? Non si capisce proprio cosa combina il governo regionale guidato dal sempre più confuso presidente della Regione Rosario Crocetta. La politica regionale decide sic et simpliciter di affidare ai Liberi Consorzi Comunali le ingenti risorse destinate alla formazione professionale dall'Unione Europea e dallo Stato e dall'altro non autorizza ad un comune virtuoso come Mazara del Vallo la gestione del Museo del Satiro danzante; unico esempio al mondo di straordinaria testimonianza proveniente dal passato e dalle viscere del mare".
È quanto dichiara Giuseppe Messina, Reggente dell'Ugl Sicilia commentando quanto sostenuto dell'onorevole Nicolò Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo in merito alla gestione del museo del Satiro ed alla querelle col governatore della Sicilia.
"Abbiamo appreso dalla stampa come nei giorni scorsi - riferisce il sindacalista - il sindaco della città del Vallo, che vuole puntare sul turismo creando occasione di lavoro anche per i giovani del territorio, si sia scontrato con il silenzio del governo regionale che distrattamente non ha ancora fornito alcuna risposta alla richiesta, avanzata dal primo cittadino, di affidare al Comune del Vallo la gestione del Museo del Satiro, che resta sotto la guida della Soprintendenza di Trapani. Una vicenda paradossale - prosegue - tra i tanti paradossi di questa Sicilia che tiene chiuso il museo del Satiro e questo succede perché la gestione attuale non riesce a garantire un funzionamento adeguato alle esigenze turistico-ricettive del territorio".
"Come Ugl sottolineiamo la schizofrenia dell'esecutivo regionale che opera in maniera difforme e a diversa velocità inspiegabilmente e senza una logica -sostiene Messina - senza una politica chiara di sviluppo del territorio".
Che aggiunge "Si consegnino musei e aree archeologiche ai Liberi Consorzi di Comuni per liberare dalla cappa della burocrazia il futuro e la crescita dei territori oppure si ritiri il disegno di legge n.814, in discussione all'ARS, che destina ai Comuni le risorse della Formazione professionale; il governatore Crocetta, la giunta regionale e la politica al Parlamento Siciliano mostrino, una volta tanto, coerenza nelle scelte politiche".
"Da tempo - afferma Il Reggente nell'Isola dell' Ugl - chiediamo un patto sociale con quella parte della politica siciliana che ci vuole stare per rilanciare concretamente, risorse e procedure alla mano, l'economia siciliana, puntando sulle ricchezze dell''Isola in un percorso virtuoso che salvaguardi, in un piano pluriennale, i posti di lavoro, dando una scadenza definitiva al precariato in Sicilia".
Per l'Ugl la situazione è drammatica ed il quadro è preoccupante perché i precari delle ex province e dei comuni, i lavoratori della Formazione professionale depredati della dignità di cittadini di questa terra, i dipendenti degli Ato in liquidazione a rischio di licenziamento, i forestali alle prese con l'emergenza diventata degli ultimi tre anni ordinarietà che rischiano la vita ed il futuro lavorativo, sono tutte categorie, tra le tante, vittime di un sistema politico-elettorale che spinge verso la precarizzazione sotto la bandiera del mito della stabilizzazione.
"L' Ugl non ci sta a questo massacro economico e sociale e si ribella al silenzio mortificante di molta parte politica e non solo -conclude Messina - siamo pronti ad in confronto con chi ha la responsabilità di cambiare le sorti della Sicilia e restituire speranza a chi il lavoro e la dignità l'ha già perduta".
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