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UGL: QUALI INTERESSI CI SONO E DI CHI NEL VOLER MANTENERE L’EMERGENZA RIFIUTI IN SICILIA

In Sicilia continua l'emergenza rifiuti che sta arrecando notevolissimi danni sia all'immagine dell'Isola che al suo turismo, oltre che disagi e sofferenze ai siciliani.
“Appare veramente impossibile che il governo regionale non riesca a vedere la grande quantità di rifiuti giacenti per strada e che il presidente della Regione Siciliana, l'Assessore all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità, il Dirigente Generale del Dipartimento Acque e Rifiuti, e tutta la pletora dei collaboratori del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta non vedano, camminando per strada, il disagio, la rabbia e lo sdegno dei cittadini siciliani, dei turisti oltre che degli operatori commerciali ed economici costretti a vivere in mezzo alle montagne di rifiuti.” 
Così il reggente regionale UGL Giuseppe Messina commentando lo stato di allerta sanitaria che si registra in moltissimi comuni siciliani per via della montagna di rifiuti ammassati per le strade.
"Prendiamo atto - aggiunge - che finalmente qualche sindacato riesce a vedere ciò che noi abbiamo cominciato a denunciare già qualche mese fa”.
il Responsabile siciliano dell' Ugl entra nel merito del possibile trasferimento dei rifiuti siciliani in Stati dell’ UE ed afferma: “Apprendiamo che il Governo persiste nella strada di trasferire i rifiuti siciliani in altri paesi dell'Unione Europea, scelta che non comprendiamo atteso che in Italia esistono impianti che vogliono e che sono disponibili a ricevere i nostri rifiuti". 
"Ci chiediamo - puntualizza Messina - quali interessi possono esserci nel trasferire i rifiuti fuori dall'Italia e non farli rimanere in Italia con notevoli risparmi.”
"Con la mancata realizzazione di impianti in Sicilia, che hanno consegnato ai siciliani una gestione in emergenza che è stranamente divenuta ordinaria, a beneficio di chissà chi conclude il sindacalista - si sta scaricando tutta la responsabilità sui Comuni, ma sappiamo dell’esistenza di progetti di impianti che sarebbero capaci di smaltire in pochissimo tempo i rifiuti siciliani, il cui iter amministrativo è fermo al palo e non ricevono le autorizzazioni regionali da diversi anni. Ci chiediamo il perché non si procedere a dare le autorizzazioni, domande le poniamo all'attenzione di tutti coloro, ai vari livelli istituzionali, intendano occuparsi di questa gravissima ed incresciosa situazione che arreca una danno incalcolabile al turismo siciliano, all'immagine dell'Isola ed alla tenuta dei livelli occupazionali nel settore dei servizi".

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