L’Ugl Sicurezza Civile interviene dopo l’arresto di un dipendente della Ksm arrestato a seguito di
una rapina, manifestando si legge in una nota diramata dalla Segreteria
Provinciale di Palermo“vicinanza al profondo dolore che investe in questi giorni
la famiglia e i colleghi della Guardia Giurata fermata e arrestata a seguito della
rapina avvenuta qualche giorno fa presso corso Calatafimi, che in un momento di
assoluto smarrimento, altro non può definirsi visto le dinamiche e la totale
leggerezza nel compiere un’azione si da non compiere assolutamente, ma che ha comunque
le sue motivazioni, in quanto causata dalle grandi responsabilità familiari della
guardia giurata dipendente della Ksm, giunta
quasi alla determinazione per disperazione
di smettere di combattere, smettere di lottare giorno dopo giorno per adempiere
alle responsabilità familiari e sociali, compiendo un atto inconsulto”.
L’Ugl Sicurezza Civile da una chiave di lettura all’episodio
spiegando nella nota che “ la guardia giurata arrestata probabilmente ha voluto
porre fine a una vita di molti sacrifici e per lo più di doveri che in questo
episodio ha portato all'arresto e a una famiglia distrutta ma che in
molti altri casi ha portato ad usare quella stessa arma, per molti anni di
servizio unica amica e compagna, ad essere usata come soluzione ai problemi”.
L’Ugl Sicurezza
Civile, aggiunge, “il sindacato ha il
dovere di scendere in campo con un forte
impegno per sensibilizzare e far
conoscere all’opinione pubblica e gli enti preposti, le problematiche che
investono il mondo della vigilanza privata e le Guardie Giurate.
“Le Guardie Giurate - denuncia la Segreteria Provinciale di Palermo
dell’Ugl Sicurezza Civile - sono sottoposte ad una continua pressione
lavorativa, alla quale si aggiunge il disagio di non avere una stabilità
lavorativa ed economica.
In Sicilia esistono realtà in cui Istituti pagano
con notevole ritardo, non versano i quinti dello stipendio, mettendo in seria
difficoltà i lavoratori, che pur trovandosi la trattenuta in busta, si
ritrovano in black list, pertanto impossibilitate ad accedere ad
eventuali prestiti che potrebbero in qualche modo risollevare le finanze
familiari”.
“Pertanto - conclude la nota - l’Ugl ribadisce che come Federazione di categoria, continuerà nell'impegno per fare valere quei
diritti costituzionali e contrattuali che possano restituire una dignità
individuale e sociale alle centinaia di Guardie Giurate che con onestà
impegno e innumerevoli rischi adempiono alla loro professione a tutela dei beni
e dei cittadini”.
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