"Per 2571 lavoratori del bacino pip Emergenza Palermo non ci sono diritti e non è permessa alcuna prospettiva futura di progressione lavorativa e di miglioramento della qualità della vita. La loro condizione lavorativa non è nell'agenda del Governo regionale.
Un bacino di lavoratori che quotidianamente raggiungono il.posto di lavoro pubblico senza alcuna tutela lavorativa".
A dirlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell' Ugl Sicilia, a margine dell'audizione del 5 di ottobre, in Commissione Cultura e Lavoro dell'Assemblea regionale siciliana, alla quale ha partecipato con una delegazione composta da Crocetta Tona, segretario terziario Palermo, Gaetano Cassibba, Giuseppe Spicuzza e Marisa Guardione.
"La questione è morale ed etica e l'esecutivo regionale del Presidente Crocetta faccia bene a porsela perché questi lavoratori, che svolgono attività essenziali sui luoghi di lavoro, non possono più continuare a percepire un misero sussidio senza un contratto collettivo nazionale di riferimento.
"Come Ugl - conclude - chiediamo al governo di fare chiarezza o sarà protesta".
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