“Attribuendo a Riscossione Sicilia la natura di
pubblica amministrazione, i vertici aziendali negano ai lavoratori VAP e
sistema incentivante, quando invece tali spettanze vengono annualmente erogate,
e mai messe in discussione, da Equitalia. Forse la legislazione che si applica
ad Equitalia non è la stessa che si applica a noi”?
Questo è quanto si legge in una nota diramata dalla Segreteria
di coordinamento aziendale di Riscossione Sicilia dell’Ugl, che rimarca “che l’azienda
sbaglia!!! In assenza di un confronto con le parti sindacali, decide, sempre in
autonomia, di revocare le promozioni effettuate nel 2008 e 2009.
Se l’attuale Management ritiene che Riscossione
Sicilia sia un Ente pubblico, l’iniziativa di dichiarare illegittime le
promozioni fatte in passato dovrà essere suffragata da un valido parere
dell’Avvocatura Regionale, unitamente ad un parere espresso da chi per legge
controlla l’operato dell’Agente della Riscossione, ovvero l’Assessorato
regionale del Bilancio e delle Finanze, Dipartimento Regionale Finanze e
Credito”.
La nota prosegue denunciando che, “ il parere
dell’Avvocato Lo Faro costituisce solo un costo, per il resto non vale niente e
non potrà mai giustificare le scellerate decisioni aziendali.
Costringendo i lavoratori ad adire massivamente
l’Autorità Giudiziaria (vuoi per il riconoscimento del diritto a percepire il
VAP ed il sistema incentivante, vuoi per il riconoscimento delle mansioni
superiori svolte o per la pronunzia di illegittimità delle varie revoche), si rischia
di far pagare alla stessa azienda dei costi altissimi . Questo è danno
erariale!!!!”
“Quindi, l’Azienda per paura di commettere un danno
erariale, - conclude l’Ugl - finisce per adottare inopinatamente provvedimenti
in danno dei lavoratori, e si espone all’alea del giudizio con il rischio di
elevate condanne che possono costituire a loro volta danno erariale per la
medesima”.
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