"A seguito della mancata corresponsione degli
stipendi, non c'è pace all'Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) perché ancora una
volta i lavoratori si ritrovano penalizzati sul versante delle
retribuzioni".
Ad affermarlo Gaetano Cassibba, dirigente regionale
dell'Ugl e Coordinatore regionale Enti vigilati Assessorato regionale
Agricoltura per conto del sindacato.
"È oramai acquisito - afferma il sindacalista -
il fatto che i dipendenti ESA siano entrati a far parte della categoria dei
lavoratori di serie 'B' rispetto ai cugini regionali, collocandosi come i nuovi
precari della Regione siciliana".
"Rimane ancora insoluta difatti la questione
stipendiato a causa dell'ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi, ormai
diventata consuetudine amministrativa, ritardo peraltro di 3-4
mesi".
L’O.S. è dal 2013 che lancia questo grido di allarme
denunciandolo nelle Sedi Istituzionali - chiarisce Cassibba - difficoltà che i
lavoratori e le loro famiglie sono ormai costretti a subire, alimentando un
forte senso di delusione, mortificazione e umiliazioni che si aggiunge alla
incredulità di fronte ad uno scenario complessivo che nessuno avrebbe mai
potuto immaginare".
"Il nostro sindacato contesta con fermezza uno
degrado istituzionale di certo uffici regionali - puntualizza - che hanno
determinato uno stallo che costringe i lavoratori nell'incertezza obbligato a
vivere il disagio fino al punto di non poter più ipotizzare e costruire
un futuro migliore ai propri figli, una realtà che li rende inermi,
deboli e incapaci a reagire trovandosi di fronte ad un muro di gomma
determinato dal groviglio della burocrazia che penalizza pesantemente i
lavoratori, che con senso di responsabilità' non fanno mancare o compiti
d'istituto, vanificando i grandi sforzi compiuti dal vertice dell'Esa per
evitare l'ennesimo ritardo".
"Va detto che la finanziaria del 2016 ha
assegnato all’ESA 12.900 milioni di euro insufficienti a garantire gli stipendi
dei lavoratori, e stavolta l’ARS in tempo utile attraverso la manovra
correttiva ha provveduto ad integrare le somme sufficienti per
garantire i compiti di istituto e gli stipendi fine anno 2016.
"Tutto questo non basta però - spiega Cassibba - perché siamo di fronte al
paradosso che certa burocrazia regionale, tra dirigenti e funzionari della
ragioneria generale, non hanno assegnano le somme che erano state destinate
all’Ente causando il mancato pagamento della tredicesima e dello stipendio di
dicembre 2016, assumendosi oggi delle responsabilità morali e
materiali nei confronti dei lavoratori che è il primo anno che non potranno
godere dei benefici che sono un diritto e che sono stati trasformati un vera e
propria cortesia o meglio concessione".
"Quanto avvenuto è gravissimo - precisa -
un comportamento ingiustificabile che non ha precedenti privo di ogni
fondamento logico che possa giustificare l’accaduto".
L’Ugl condanna
fortemente lo scellerato comportamento - conclude Cassibba - ed attiverà tutte
quelle misure sindacali e legali consequenziali nei confronti di chi ha delle
precise responsabilità su tutto quello che i lavoratori hanno e continuano a
subire, che di certo non è legato all’ultimo periodo ma è una conseguenza
perpetrata negli anni e che non è stata valutata con la dovuta tempestività
serietà da chi avrebbe dovuto in tempo utile denunciare e trovare le necessarie
azioni correttive"
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