25° anniversario morte Borsellino, per l’Ugl bisogna parlarne sempre, e non solo per la commemorazione
“Che non sia una semplice commemorazione, che se ne parli sempre ogni giorno, così come ribadiva lo stesso Borsellino con le sue parole, parlate della mafia, parlatene alla radio, in televisione, sui giornali, però parlatene”.
A dichiararlo è Giuseppe Messina, Responsabile dell’Ugl in Sicilia, il quale aggiunge, “parlare della legalità, ribadire in particolare alle nuove generazioni che bisogna credere che lo Stato siamo noi e non la mafia, è indispensabile per fortificare la cultura della legalità e non dimenticare con la memoria che vive dentro ognuno di noi, la storia di chi come Borsellino e di tutti gli uomini della sua scorta, hanno dato la propria vita per la nostra sicurezza”.
Anche LeS Polizia di Stato, il sindacato della Polizia di Stato aderente all’Ugl, è scesa in campo scrivendo una lettera al Ministro dell’Interno Minniti, chiedendo con una lettera circostanziata a firma del Segretario Generale Giovanni Iacoi, promozioni per meriti speciali ai Poliziotti Ufficio Scorte di Palermo.
“Nel mese di maggio si commemora il giudice Falcone ed i poliziotti rimasti uccisi con lui e, nel mese di Luglio, il giudice Borsellino e la sua scorta che ha seguito la stessa fine - denuncia Iacoi - in Polizia questo coraggio, questo attaccamento al servizio, questo spirito di abnegazione, questo sacrificio professionale e personale non è stato evidentemente apprezzato, questi valorosi poliziotti, scampati a morte certa, sono ancora lì dopo 25 anni ad onorare i loro fratelli uccisi”.
“I dirigenti ed i Questori che si sono succeduti nel tempo, - conclude il sindacalista - sono riusciti al massimo a dargli una pacca sulla spalla ogni anno e via a preparare gli eventi del prossimo anno.
Onorare i “morti” pensando ai vivi sarà il nostro motto fino a quando a questi valorosi e coraggiosi poliziotti, non sarà riconosciuto l’avanzamento in carriera per promozione a merito speciale”.
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