Ancora un gravissimo episodio esplode all’interno del carcere palermitano Ucciardone.
Venerdì 28 luglio, un detenuto straniero, ha per protesta, appiccato il fuoco alla cella, prontamente il personale IN in servizio è intervenuto, ignaro che il detenuto deteneva una bomboletta di gas ( tipo da campeggio), la quale è esplosa ferendo i due agenti accorsi, provocando ustioni varie di primo e secondo grado, intossicando gli stessi, con prognosi di 15 giorni.
Il personale si è distinto in modo esemplare a rischio della propria incolumità, apportando tutte le necessarie procedure.
Fatti gravissimi che dovrebbero portare ad una riflessione sulla necessità di dotare certi detenuti dalla personalità complessa, a detenere oggetti pericolosi come le bombolette da campeggio normalmente acquistate in carcere.
“ Il detenuto in oggetto non è nuovo a simili atteggiamenti, - dichiarano i Segretari Ugl Polizia Penitenziaria Piazza e Mezzatesta,- tant'è che era posto in isolamento”.
“Chiediamo a gran voce - aggiungono i sindacalisti - che non si metta in pericolo di vita il personale di Polizia Penitenziaria, eliminando possibili fattori di rischio, e che fatti del genere non abbiano più, si spera, ad accadere”.
“Questa volta si è rischiato sul serio - concludono - stiamo valutando la possibilità di intraprendere atti di protesta volti alla riaffermazione del diritto alla salute ed alla sicurezza sul posto di lavoro dei Poliziotti”.
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