Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, denuncia dell’Ugl, lavoratori senza stipendi, il futuro è incerto
“Da mesi i 66 dipendenti dell’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia (IRVO) sono senza stipendio. Da anni questo Ente è, di fatto, abbandonato dal Governo regionale siciliano targato Crocetta e Cracolici”.
Lo denuncia il sindacato UGL tramite una nota.
“E’ notizia di questi giorni - l’Ugl spiega - delle dimissioni del collegio dei revisori e di un membro del c.d.a., nominati dal governo precedente.
Gente, quest’ultima, che prima assale la diligenza e dopo al primo spiffero di vento, si danno a gambe levate, dimostrando tutta la loro irresponsabilità e inadeguatezza, senza adempiere al mandato per il quale sono stati nominati.
Del resto cosa ci si poteva aspettare da questi signori, emblema di un governo irresponsabile e incapace per tutta la legislatura, appena ultimata.
Precisiamo che l’IRVO, oltre ad essere un Ente di ricerca della Regione, assicura la certificazione di tutti i vini a DOP e IGP della Sicilia ed anche la quella dell’IGP Sicilia per l’olio.
Perciò tutt’altro che inutile!
I tecnici agronomi, chimici, enologi dell’IRVO sono sempre stati attivi e a fianco dei viticoltori, degli olivicoltori e delle imprese isolane, soprattutto di quelle aziende che in una determinata fase della loro storia non potevano disporre di un esperto a loro completa disposizione.
L’ IRVO c’è sempre stato. L’Istituto (formato nel 1950) ha fra gli scopi la sperimentazione dei vini, analisi di vini e oli, certificazione dei vini a D.O.
Sono anni che l’Istituto viene amministrato da Commissari nominati direttamente dal Governo Crocetta quindi la responsabilità di eventuali inadempienze è da attribuire esclusivamente a scelte non azzeccate del Governo Regionale. Non si capisce perché debbono essere i dipendenti a pagare le conseguenze di errori commessi da altri”!
“Tutto questo è paradossale, castrante, mortificante, - conclude la note - per le 66 famiglie dei dipendenti I.R.V.O., che da mesi non percepiscono gli stipendi e che attendono il via dagli Assessorati, delle Risorse Agricole e Bilancio per via di una norma che va cambiata al più presto, che, assegna le somme sotto la voce “contributi” anziché “stipendi” . Follie della politica”.
Famiglie e lavoratori, che vivono un dramma e nel dramma unico nella storia della regione siciliana, che non ha precedenti, e che mettono a rischio la tenuta psicofisica degli stessi”.
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