Non si arresta il crollo occupazionale nel comparto della Sicurezza Civile a Palermo. Dopo i 50 lavoratori già licenziati, l’Istituto di Vigilanza Ksm ha ha annunciato altri 75 licenziamenti.
"L’Ugl Sicurezza Civile – dichiarano Giovanni Vitale, Segretario regionale di categoria e Salvatore Luparelli, Commissario provinciale a Palermo – continua a denunciare le scelte inaccettabili di licenziamento di 150 dipendenti della Ksm non avendo neanche accettato la proposta di un contratto di prossimità che avrebbe notevolmente peggiorato le condizioni di centinaia di guardie giurate che si sarebbero viste decurtare una cifra non indifferente dalla busta paga, ma che avrebbe comunque portato al licenziamento di 150 unità".
"Riteniamo di non facile soluzione tale vertenza – proseguono i sindacalisti – in quanto le condizioni poste non lasciano spazio a margini di trattativa per le chiare conseguenze peggiorative per i dipendenti e che comunque non trovano il consenso dei lavoratori che nelle varie assemblee hanno rifiutato ogni proposta di decurtazione dallo stipendio".
"Rimaniamo fermi nella nostra posizione – sostengono Vitale e Luparelli – richiamando fortemente l’attenzione delle istituzioni al fine di scongiurare e risolvere quella che sembra definirsi come una ecatombe per i lavoratori ad oggi licenziati e che irrimediabilmente grava maggiormente in un settore che sembra prendere una strada in caduta libera dove lo stesso contratto nazionale di categoria viene calpestato e non applicato specie in quegli articoli a tutela dei posti di lavoro".
"Ugl Sicurezza Civile – concludono – denuncia che in molti tavoli su scala regionale le aziende continuano a manipolare le varie vertenze sui cambi d’appalto aggirando ciò che per i lavoratori è il Vangelo della nostra categoria e cioè il contratto nazionale di lavoro, grazie anche al ruolo compiacente di certi network che ovviamente come spettatori “silenziosi” non prendono posizione nei confronti di tutti quei lavoratori ai quali vengono calpestati i più basilari diritti. Serve un maggiore controllo per isolare chi non rispetta le regole e valorizzare quei pochi istituti di Vigilanza siciliani che applicano, invece, la clausola di salvaguardia sociale nei cambi di appalto e rispettano il contratto di lavoro".
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