Ad una settimana dalla celebrazione del quarto Congresso Confederale che ha visto la riconferma del Segretario Generale Francesco Paolo Capone, la Sicilia, che si stringe intorno al suo Leader augurandogli di portare il Sindacato a posizionarsi quale interlocutore affidabile e credibile nel più vasto mondo politico sindacale nazionale, incassa un risultato importante tra le regioni a trazione anteriore a livello nazionale".
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario regionale dell'Ugl.
"Gli auguri dei dirigenti ed iscritti della Sicilia vanno al riconfermato Segretario Confederale, Giovanni Condorelli, uomo di buon senso e difensore convinto del sindacato e e del ruolo delicato a difesa dei lavoratori, del lavoro e delle regioni del Mezzogiorno, Sicilia in testa. Condorelli insieme al Segretario regionale dell'Url Sicilia ed al Segretario dell'Unione territoriale del Lavoro di Catania, Giovanni Musumeci, al quale formulò i miei personali complimenti, sono entrati a far parte del Consiglio Direttivo Confederale.
I complimenti vanno alla squadra dei 26 dirigenti entrata in Consiglio nazionale - afferma il Segretario regionale - a conferma del grande e qualificato lavoro svolto negli animi scorsi sul territorio siciliano arginando con coraggio, le quotidiane emergenze occupazionali alimentate dal una crisi economica e produttiva senza precedenti. La rappresentanza siciliana al Consiglio Nazionale è costituita da:
Andrea Alario, Arena Franco, Bartoccelli Eugenio, Catalano Carmelo, Condorelli Giovanni, Cosentino Antonio, Cumbo Gaspare, Fasola Franco, Fiorino Vita, Galioto Antonio, Lo Verso Ernesto, Messina Giuseppe, Musumeci Giovanni, Neri Antonino, Polizzi Michele, Scannella Giovanni, Scannella Giuseppe, Tammaro Giuseppe, Urzì Carmelo, Viglianesi Giuseppe, Curia Bartolomeo, Mazzeo Angelo, Virzì Filippo, Vitti Antonio, Spada Francesco, Modica Giuseppe".
"L'Ugl, l'altro sindacato, è vivo e più forte di prima - conclude Messina - pronto alle battaglie sindacali de prossimi mesi in Sicilia come nel resto d'Italia, convinto di poter contare su una classe dirigente qualificata e seconda a nessuno".
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