"Insufficienti e approssimative le risposte avute dopo 4 ore di domande nel corso dell'incontro di ieri nella sede di Assindustria Palermo, riguardo tutti i potenziali aspetti della manovra, ma soprattutto inadeguate le risposte ricevute riguardo il futuro del centro Palermitano". E' quanto dichiara Claudio Marchesini, coordinatore regionale Almaviva Contact dell'Ugl. "L'azienda - prosegue il sindacalista - sostiene che la manovra di scorporo del sito Palermitano dal gruppo Almaviva non portera' immediati benefici ai conti economici del sito, l'azienda sostiene che la manovra portera' a uno snellimento organizzativo e una piu' Smart regolamentazione dei fenomeni interni al sito, senza pero' almeno in questo incontro, specificare quali possano essere i benefici derivanti da tale cessione e quali le ricadute sociali e occupazionali del sito. Se da un lato quindi qualcuno potrebbe realmente pensare a un ipotetico piano di rilancio dall'altro rimanendo con i piedi per terra, questa manovra a noi pare possa tranquillamente ascriversi a un semplice preludio alla fuoriuscita dal mondo del lavoro dei propri dipendenti, che rimarrebbero numeri da spostare alla bisogna". "Alla luce di questo risulta assolutamente irricevibile per la nostra organizzazione - spiega Marchesini - tale richiesta a fronte di sacrifici continui dei lavoratori Almaviva da almeno 7 anni a oggi".
"Non dimentichiamo - aggiunge - neanche l'ultimo sofferto accordo (attualmente in vigore) stipulato con Almaviva e con un referendum tra i lavoratori che prevedeva oltre il sacrificio del tfr e degli scatti di anzianita' anche un rilancio da giugno 2018 in poi, un premio di risultato, il posizionamento di almeno 100 colleghi nel mondo IT, fuoriuscite incentivate, su tutto questo 'hanno scherzato'? Chiediamo quindi all'azienda che venga restituito a ogni lavoratore 1 anno di tfr trattenuto e l'integrazione degli scatti non conteggiati che i lavoratori avevano accettato solo ed esclusivamente a fronte di un accordo pluriennale di rilancio del sito". "L'Ugl Telecomunicazioni - conclude Antonio Vitti, segretario provinciale di Palermo - ribadisce quello gia' dichiarato in assemblea, in assenza di un piano chiaro di rilancio che possa convincere i lavoratori l'unica strada perseguibile e' quella legale, tenteremo di far valere i diritti e la dignita' dei lavoratori in altri ambiti, a tal proposito abbiamo istituito un costante contatto con i nostri uffici legali mettendo il tutto a disposizione di tutti i lavoratori". (ITALPRESS). vbo/com 14-Apr-18 11:19 NNNN
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