“Siamo consapevoli del quadro economico italiano e del settore delle Telecomunicazioni in particolare, pur comprendendo in parte le problematiche esposte dall’azienda, non può accettare la soluzione comunicata.
Alla New Co prospettataci da Almaviva diciamo in modo chiaro e forte no.
Il nostro nostro è motivato dalla mancanza di prospettive della nuova società, che si trasformerebbe soltanto in una Bad Company, prova ne è il fatto che nel corso dell’incontro congiunto, la stessa dirigente responsabile del settore risorse umane Almaviva, ha più volte ribadito che comunque la New Co non risolverebbe il problema, ciò in palese contrasto con i presupposti dichiarati nella nota che annunciava la cessione del ramo di azienda. Se è la stessa dirigenza a dirci che la cessione del ramo di azienda non risolve il problema, perché mai dovremmo avallarla?
Consapevoli che dire semplicemente no non serve a nulla e poiché ci sono chiari i problemi aziendali (mancanza di marginalità in primis), abbiamo cercato soluzioni serie, razionali e realizzabili, che l’azienda potrebbe porre in essere nel breve periodo (alcune delle quali a costo zero) e che ridurrebbero costi e personale senza ricorrere a soluzioni con impatti sociali insostenibili nel territorio palermitano”.
Questo è quanto si legge in una nota diramata della Segreteria Regionale dell’Ugl Telecomunicazioni.
Nella stessa nota il sindacato Ugl riporta le 4 azioni necessarie per redimere la vertenza che riportiamo integralmente:
1. Incentivazione all’esodo;
2. Fuoriuscita LSU;
3. Digitalizzazione con riconversione del personale (IT);
4. Turnover personale (padri/madri --àfamiliari).
• La prima azione potrebbe riguardare un numero consistente di lavoratori che, adeguatamente incentivati all’uscita potrebbero decidere di costruirsi un nuovo futuro;
• la seconda azione riguarderebbe 135 lavoratori ed è a costo zero, basterebbe semplicemente chiedere l’applicazione dell’art 2 co. 5 legge regionale 4/2006 e dell’art. 20 legge regionale n. 20/2017;
• La terza azione guarda al futuro; i call center con le norme attuali hanno pochissime prospettive di mantenere i livelli occupazionali, mentre il settore dell’I.T., segmento tra l’altro sul quale Almaviva investe da tempo, ha notevoli margini di ripresa.
La Regione Sicilia ha la disponibilità di circa 440 mln di euro per gli investimenti dell’Agenda Digitale. Asstel, organizzazione datoriale che rappresenta anche Almaviva,ha firmato un protocollo di intesa per la promozione di interventi finalizzati a favorire l’occupazione nel quadro dei processi di trasformazione digitale delle imprese. A questo punto allora perché non riconvertire parte del personale formandolo per provare questa nuova sfida industriale?
• La quarta il Turnover del personale. Il personale F.T. potrebbe ridurre il proprio numero di ore per es. a 4 ed in cambio l’azienda assumerebbe un familiare a copertura delle restanti 4 ore. In questa modo il reddito familiare rimarrebbe pressoché invariato e l’azienda potrebbe assumere nuovo personale con un minor costo del lavoro. Per i lavoratori P.T. 50% o 75%, si potrebbe avere l’avvicendamento con un familiare, ma per l’intero numero di ore.
“Sono 4 azioni chiare e semplici da attuare, - conclude l’Ugl Telecomunicazioni - due delle quali (le prime 2) di immediata attuazione (ovviamente dopo il 12 giugno, data scadenza CIGS).La nostra proposta è chiara e semplice. Attendiamo una risposta dall’azienda, magari già dalla prossima riunione per l’esame congiunto.
Commenti