“Molto si parla di scorte e molta confusione viene generata da discorsi qualunquisti di chi grida allo scandalo ed alla necessità di tagliare le spese di quello che a molti cittadini sembra essere un assurdo privilegio.
E’ altrettanto ovvio che i non addetti ai lavori non conoscano nemmeno la differenza tra un’auto in servizio di scorta ed una cosiddetta auto blu.
Quando si parla di scorte, in molti dovrebbero ricordare che nel recente passato, proprio per proteggere le personalità destinatarie di tale misura, hanno perso la vita uomini e donne delle forze dell’ordine che hanno creduto fermamente nel lavoro che svolgevano, tanto da arrivare all’estremo sacrificio”.
Questo è quanto affermato da Pasquale Guaglianone, Segretario Generale Provinciale di Palermo Les Polizia di Stato, che ha poi proseguito: “Il numero delle persone sotto protezione in Italia sembra spropositato in confronto agli altri Paesi del mondo, ma noi ci troviamo in Italia e la storia recente della nostra Repubblica, ricca di tragici eventi, non è minimamente paragonabile a quella della Norvegia o della Svizzera o del Portogallo, tanto per fare degli esempi.
La vera sfida con la quale il nuovo esecutivo dovrà confrontarsi è quella di ridare dignità lavorativa agli uomini delle scorte, ad iniziare dal dotarli di mezzi adeguati all’espletamento di tali servizi. E’ inaccettabile che presso l’Ufficio Scorte di Palermo, forse il più importante d’Italia, ci siano auto al limite del funzionamento e con elevati chilometraggi”.
In conclusione dichiara Guaglianone: “bene la revisione dei servizi di scorta e la verifica delle reali condizioni di rischio. Al termine di questa analisi, però, i servizi rimanenti vengano effettuati dotando i poliziotti di tutti gli strumenti necessari per effettuare il servizio di scorta in maniera ottimale. Non si speculi sulla vita dei poliziotti, nè si tagli sulla sicurezza degli operatori e delle personalità destinatarie di servizi di protezione”.
Commenti